IL SOLSTIZIO D’INVERNO NEL NURAGHE “SA JUA”

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questa nota è stata aggiunta il 23/12/2010  alla pagina scritta da  MARIO ATZORI nel 2007 che riportava le foto fatte il 21/12/2005. 
Quest'anno (2010), Mario, in collaborazione con la Pro Loco Aidomaggiore ha voluto riproporre l'evento anche se il 21 nebbia e nuvole hanno impedito la documentazione dello stesso. Gli intervenuti, comunque hanno gradito il caffè e i dolci offerti dalla Pro Loco; le foto e il filmato hanno atteso condizioni climatiche migliori che si sono verificate l'indomani 22/12/10. Il filmato è stato realizzato da Mario le foto da Diego. Clicca per visualizzare: foto - - 4 -  - - - - filmato  - visualizza filmato solstizio anno 2011 realizzato da Mario Atzori attendere qualche minuto per il caricamento dei filmati

Molti studiosi affermano che la maggior parte dei nuraghi siano stati costruiti tenendo conto dei fattori astronomici . Infatti in molti edifici, che lo permettono, è possibile togliere la pietra apicale della “tholos” (falsa cupola) e, nel giorno del solstizio d’estate, quando il sole è allo zenit penetra dentro la cupola andando ad illuminare la nicchia centrale della stanza interna.
Il fascio di luce crea nella nicchia un bagliore che se all’interno si posiziona una persona con un vestito colorato, il colore viene riflesso in tutta la sala. Un fenomeno più o meno simile si verifica anche durante il solstizio d’inverno.
All’alba del 21 dicembre,  al sorgere del sole, un fascio di luce penetra dall’ingresso illuminando la nicchia posta in fondo alla sala. Ad Aidomaggiore, questo straordinario fenomeno si verifica nel nuraghe Sa Jua, dove il fascio di luce filtra attraverso la finestrella posta sull’architrave dell’ingresso.
Intorno alle ore 8.00, dello scorso 21 dicembre, il raggio di sole ha iniziato a lambire il lato sinistro della nicchia ed in pochi minuti ha illuminato il fondo.
Il fenomeno si potrebbe osservare meglio se venisse asportato lo strato di sedìme lasciato nel corso degli anni da animali e persone, che ormai ha raggiunto la quota di oltre un metro dal piano di calpestio.
Lo spettacolo è garantito lo stesso: la sala viene illuminata quasi a giorno. Immaginiamoci nel periodo in cui i nuraghi venivano abitati e lo sciamano si sedeva dentro la nicchia, trasfigurato dalla luce, dando  ai convenuti  alla cerimonia l’impressione che il dio sole venisse a visitare il tempio.
Un altro particolare, sempre legato al nuraghe Sa Jua, è che nel solstizio d’estate (21 giugno), esso non ha ombra. Infatti, quando il sole è allo zenit, la particolare inclinazione costruttiva del monumento permette che esso sia illuminato interamente. Queste particolarità non parrebbero casuali, ma frutto di una attenta osservazione astronomica che l’uomo ha verificato fin dagli albori della civiltà, tanto da condizionare la costruzione dei monumenti megalitici di cui è ricchissima la nostra terra.

                                                                          
le foto sono state fatte da Mario Atzori il 21/12/2005