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L’apertura
classica della stagione della caccia è, per i sardi, quella alla
nobile stanziale e, Aidomaggiore, non fa eccezione potendo vantare,
anch’esso, una grande tradizione
venatoria.
Non di rado si sentono storie in cui si narrano le imprese
balistiche dei nostri nonni che rientravano con il carniere zeppo di
lepri e pernici.
Certo oggi la situazione è ben diversa e questo per motivi che già
tutti sanno, basti pensare alla progressiva diminuzione della
selvaggina, ma questo è un argomento troppo lungo da
trattare in queste poche righe.
Per il futuro, però ci sono segnali incoraggianti, almeno per
quanto riguarda la “pernice sarda”. L’autogestita di caccia,
infatti, ha realizzato, con il contributo della Provincia e
l’aiuto di tanti soci, una voliera a cielo aperto in cui sono
state immesse pernici allevate in stato di semi libertà e il
risultato è andato oltre ogni aspettativa. Il ripopolamento,
infatti, non si è limitato agli ottocento ettari della riserva ma
ha varcato tali confini fino ad arrivare in zone dove la pernice era
ormai scomparsa.
Un grande lavoro, dunque!: “SI” risponde il Presidente
dell’autogestita Francesco Vidili, “un grande lavoro ma anche
una grande soddisfazione, siamo riusciti con accoppiamenti tra
pernici indigene
ad avere selvaggina stanziale del tutto naturale”.
Tutto questo però talvolta non basta, bisogna anche salvaguardare
il proprio territorio e per questo i cacciatori Aidomaggioresi hanno
dato piena disponibilità svolgendo, su invito dell’Assessorato
Regionale all’Ambiente, un servizio, del tutto volontario, di
pattugliamento e avvistamento incendi.
Per quanto riguarda la caccia grossa attualmente ad Aidomaggiore
c’è solo una compagnia che conta quindici persone tra
“punteris” e “canarzos”
capeggiata da
Barbarangelo Barranca. Il nome della Compagnia denota l’auto
ironia dei suoi componenti chiamandosi infatti “MIRA TROTTA”;
(anche se per quest’annata il nome pare proprio azzeccato
considerate le “padelle”delle prime giornate).
(ndr I componenti della compagnia sono: Francesco
Vidili, Tino Pitzalis, Tore Pinna, Fedele Barranca, Antonio Barranca,
Giovanni Nieddu, Michele Scarpa, Marceddu Gino, Fabio Amadu, Peppino Carta,
Michele Pala, Gianni Barranca e Sergio Muroni.
CALENDARIU DE SA CASSA RUSSA
Sa prima ominiga: Tres
sirbones, duos isparaos de
Fabio Amadu e unu de Tore Pinna;
Segunda ominiga: Unu sirbone, isparau de Tino Pitzalis; terza
ominiga: Nudda; |