gli approfondimenti del diario: 28/12/2006                                                      PAGINA INDICE

26/12/2006: LA VISITA AD AIDOMAGGIORE DEL NOSTRO NUOVO VESCOVO MONS. GIACOMO LANZETTI       raccontata da Mario Atzori

Come da accordi presi in precedenza con il nostro parroco Don Tonino, Monsignor Giacomo Lanzetti ha mantenuto la promessa di fare una visita alla nostra parrocchia e così il 26 dicembre è giunto presso la nostra comunità.
Il nostro nuovo vescovo ha iniziato il suo ministero pastorale il 25 novembre 2006, ha alle sue spalle l’esperienza che fece come parroco fondando e guidando per ventisei anni la parrocchia di San Benedetto a Torino; per i suoi parrocchiani è  rimasto “Don Mino” (diminutivo di Giacomo) che lo ricordano con tanto affetto per aver realizzato la costruzione della chiesa parrocchiale. Istituita la comunità parrocchiale, Don Mino ha cominciato a radunarla nei locali di un negozio adattato a cappella, finché, nonostante numerose traversie, in pochi anni è riuscito a dare un tetto alla nuova comunità. E’ rimasta proverbiale la fama del senso pratico con cui Don Mino si prendeva cura anche dei “muri”, cioè delle strutture a servizio della vita parrocchiale. E’ stato un parroco che ha dato prova di quella che chiamano la diligenza del “buon padre di famiglia”.
Nel 2002 viene eletto all’episcopato, diviene Vescovo ausiliare di Torino, mons. Lanzetti ricorda questi anni come un autentico “pellegrinaggio” in tutte le parrocchie, in qualità di portatore di progetti e di proposte non sempre facili da accettare, a motivo della carica di novità di cui erano portatori, della profonda conversione pastorale ed anche dell’aggravio di impegno che richiedevano. Sono stati quindi anni non facili né privi di incomprensioni e delusioni specie di fronte a problemi solo accantonati e mai affrontati  con coraggio alla radice, ma certo molto stimolanti, in un ambiente vario e complesso quale quello di una grande città e di una estesa diocesi: vera “palestra” di servizio e di vita.
Mons. Lanzetti, prima da parroco e poi da vescovo, ha scelto la Sardegna come meta per campi scuola, escursioni e turismo perché ha sperimentato personalmente che nella nostra terra ci si può illuminare di cose belle del creato e riscaldare al contatto con il calore e la fede degli abitanti.
La mattina del 26 dicembre è molto fredda ma il sole risplende, dopo aver celebrato la santa messa a Domusnovas, con la presenza al completo dei suoi 46 abitanti, la seconda parrocchia del nostro parroco e la più piccola della Diocesi, è arrivato tra noi per celebrare la messa delle 11.
Accolto da un festoso e prolungato scampanio (di circa mezz’ora) del nostro bravo campanaro Attilio Licheri, nel piazzale della chiesa è stato dato il benvenuto dal Sindaco da Don Tonino e da Don Giovanni Maria Medde, salesiano di Aidomaggiore, e amico di vecchia data di Mons. Lanzetti, perché d’estate veniva in Sardegna per godersi il mare nella colonia salesiana di Tortolì.
Entrato in chiesa, dopo la preghiera al SS. Sacramento, ha ammirato il bellissimo presepio allestito nella cappella del Rosario da Confratelli e Consorelle.
La messa, concelebrata dal vescovo e dai due sacerdoti presenti e dal diacono Andrea, è stata animata dai bellissimi canti eseguiti dal coro parrocchiale magistralmente guidato da Claudio Serra. Mentre durante la comunione “Su Cuntzertu” di Aidomaggiore ha eseguito il dolcissimo e commovente canto natalizio del ”Celeste Tesoro”.
 All’offertorio, i bambini dell’ACR, vestiti con i costumi tradizionali, hanno offerto i loro doni.
 Il vescovo durante l’omelia ha presentato la figura di Santo Stefano, ha ricordato il suo martirio, il suo coraggio ed entusiasmo nel difendere la fede e lo ha proposto come modello ai cristiani di oggi per imitarlo nell’amore e nel servizio a Gesù Cristo, anche a costo di sacrifici e di rinunce.
Alla preghiera dei fedeli, le intenzioni sono state preparate e lette dalle bambine più grandi dell’ACR, il vescovo ha aggiunto una preghiera particolare per i sette diaconi della nostra diocesi, di cui uno accompagnava il vescovo, pregando e chiedendo a Dio che possano sorgere numerose vocazioni al diaconato permanente, oltre che al sacerdozio.

Dopo la SS. Messa Mons. Lanzetti si è avvicinato a salutare tante persone e dopo aver fatto una breve visita nei locali del Comune in compagnia del Sindaco e della Giunta comunale. Successivamente si è recato nel cortile delle scuole, dove il parroco ha voluto che ci fosse un momento di festa e di incontro diretto tra il vescovo e tutti i presenti alla messa, offrendo un piccolo rinfresco. I bambini accompagnati dal suono della fisarmonica hanno eseguito i balli tradizionali di Aidomaggiore . Gli Aidomaggioresi sono stati colpiti dalla affabilità e la simpatia che ispira il nuovo vescovo e si augura che presto ci sia una nuova occasione di incontro.

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