gli approfondimenti del diario: 05/01/2007:      503 siamo pochi!.

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Don Tonino, nel corso della cerimonia del "Te Deum" di fine anno ha evidenziato che i residenti a Aidomaggiore siamo soltanto 503. Questo dato è il risultato di vari fattori (nascite, morti e trasferimenti di residenza). In questa pagina, si vuole parlare proprio di un trasferimento di residenza, che forse per la prima volta avviene per una scelta di vita senza essere condizionato da motivi di lavoro.
Il primo contatto con Giovanna e Corrado (sono loro che per scelta si sono trasferiti a Aidomaggiore) è dello scorso 14 marzo 2006 quando, con molta sorpresa, ho ricevuto questa e-mail e che riporto integralmente:


"Cari concittadini,
siamo i due nuovi residenti del 2006, il 29 marzo p.v. ci stabiliremo definitivamente ad Aidomaggiore.
Abbiamo seguito costantemente via internet le notizie riguardanti il ns. Comune grazie al Vs. sito sempre aggiornato. Siamo perciò a conoscenza dell'iniziativa di raccolta adesioni per la richiesta a Telecom del collegamento a internet con ADSL a cui siamo molto ma molto interessati. Aderiamo con entusiasmo alla Vostra iniziativa e, in attesa di salutarci personalmente, auguriamo a noi tutti una rapida riuscita.     
A nos bìere cun salude.
Giovanna Colomo e Corrado Palarchi."

Ancora non siamo riusciti ad avere l'ADSL ma Giovanna e Corrado da circa nove mesi abitano a Aidomaggiore, partecipano a tutte le nostre manifestazioni, si sono abituati alla connessione internet a 56K (anche se, come noi tutti, si lamentano per la lentezza), li conosciamo tutti e siamo contenti di averli nostri compaesani. A Giovanna e Corrado, assidui visitatori del nostro sito, ho chiesto di scrivere qualche riga da pubblicare in queste pagine e ..... Giovanna, finalmente si è decisa e www.aidomaggiore.com le propone qui di seguito.

Aidomaggiore?!? E dov’è questo posto?”
               ovvero: “ Breve storia di una scelta di vita “ di Giovanna Colomo e Corrado Polarchi

“ Aidomaggiore?!? E dov’è questo posto? “  questa è la prima domanda che tutti gli amici e conoscenti ci rivolgevano dopo aver appreso, stupiti, che avevamo acquistato una casa in Sardegna.
Scusate, ci presentiamo: siamo Giovanna e Corrado, i primi nuovi residenti nel Comune di Aidomaggiore dal gennaio 2006, anche se fisicamente presenti in paese dalla fine del mese di marzo.
A onor del vero, lo stupore non è stato soltanto degli amici: anche qui ad Aido qualcuno ci ha definito “coraggiosi” nel sentire che si proviene da Firenze, splendida città d’arte, museo a cielo aperto, dove è possibile ammirare opere dell’ingegno umano anche semplicemente camminando per strada. Tutto ciò è vero, Firenze è una splendida città ma purtroppo ha ormai assunto le caratteristiche convulse di una metropoli senza averne la struttura urbana e risulta così ingolfata, gravata da problemi di viabilità sempre più difficoltosa e di inquinamento atmosferico e acustico che rendono la qualità della vita sempre meno accettabile. Forse è stato proprio questo complessivo deterioramento che ci ha pian piano portato a desiderare un altro stile di vita, altri ritmi, insomma un altro luogo in cui vivere. In effetti la nostra decisione non è stata immediata e repentina: inizialmente è stato un po’ come un gioco, come a volte si fa, si diceva “ certo sarebbe bello avere una casa in Sardegna, si vivrebbe bene, tranquilli,…” ed è stato sempre per giocare che, alla fine del 2004, di ritorno dalle vacanze trascorse in Sardegna tra il Sinis e l’Alto Oristanese, abbiamo cominciato a curiosare in internet tra le offerte immobiliari in Sardegna, privilegiando la zona dell’Oristanese. Per molti mesi è stato il nostro passatempo preferito, è stato lo spazio del sogno perché uscivamo dai problemi quotidiani per progettare un’altra vita anche se, per la verità, ci si poteva considerare sostanzialmente “ fortunati “ vista la nostra condizione di emigrati.
C
orrado, ora in pensione, aveva lavorato nell’industria metalmeccanica nello stabilimento  “ Nuovo Pignone “, (uno dei gioielli italiani ormai svenduti!!), nel settore della ricerca e sviluppo, stabilendosi a Firenze proveniente da Pistoia, (foto a sinistra: panorama di Pistoia) città nella quale è nato. Giovanna, invece, a Firenze (nella foto a destra: quello che hanno visto a fine dicembre 2005 dal terrazzo della loro casa a Firenze) ci si era trasferita circa trent’anni or sono, proveniente da Cagliari (dove viveva e aveva studiato), con la ferma volontà di sperimentare, verificare le proprie capacità e le risorse che le consentissero di costruirsi una vita autonoma e indipendente. In effetti così è stato e, dopo altre esperienze temporanee, per circa venticinque anni il lavoro sociale nel settore minori a rischio e handicap è stata l’occupazione prevalente, a cui si è associata l’attività sindacale svolta attivamente negli ultimi sei anni. Come si diceva quindi, due persone fortunate che nel tempo libero (tanto per Corrado e molto meno per Giovanna, dato il lavoro ancora presente) si dedicavano al bricolage e, più in generale, al “fai da te “ in vari settori, mettendo a frutto la buona manualità di entrambi, con il doppio risultato della soddisfazione personale e del vantaggio economico del risparmio: come si dice, tutto serve, perché tanta parte della sistemazione della casa di Aido, l’abbiamo fatta “in proprio”, mettendo a frutto ciò che prima era solo una passione!
Tornando alla scelta di vita, visionando le offerte immobiliari, si è configurata meglio la casa che desideravamo: uno spazio verde, struttura in pietra locale, unifamiliare, non sul mare ma neanche troppo lontano da esso, in un centro piccolo che fosse quindi tranquillo e, punto fondamentale, economicamente accessibile alle nostre risorse economiche. Abbiamo cominciato a stabilire qualche contatto richiedendo informazioni più precise e nel contempo sempre più seriamente abbiamo cominciato a valutare realisticamente le nostre risorse finanziarie e le possibilità di cambiare per davvero. Non ci siamo nascosti la portata dell’evento e abbiamo cercato di valutare bene vantaggi e svantaggi, primo fra tutti l’introito minore dato dall’assenza di lavoro per Giovanna, almeno inizialmente: si sono quindi alternati momenti di scoramento a momenti di speranzosa fiducia nelle nostre possibilità, decidendo alla fine di procedere.
A maggio del 2005 veniamo in Sardegna a visionare direttamente le case dei contatti presi: Aidomaggiore, che era già in cima alla nostra graduatoria di preferenze, ci ha entusiasmato per la casa, per il paese piccolo e ben posizionato, per la vicinanza al lago Omodeo (rientra tra i ricordi infantili di Giovanna il cui padre era di Ghilarza), per il suo essere centrale rispetto alle principali direttrici dell’isola, insomma abbiamo scelto Aidomaggiore, anzi Bidumajore, e abbiamo acquistato la casa
(foto a destra, fatta in occasione della prima visita alla nuova casa). Che sorpresa per gli amici di Firenze, quando abbiamo comunicato la decisione che, scaramanticamente, avevamo taciuto! Dopo lo stupore anche la paura del distacco e della possibile perdita del rapporto, l’inizio del conto alla rovescia, fino alla data decisa per lo spostamento, appunto marzo 2006: di contro le nostre rassicurazioni, perché siamo convinti che la lontananza non danneggia l’amicizia vera, anzi la esalta. E anche per noi è cominciato un periodo di intenso lavoro di preparazione al trasloco fino a marzo scorso e di sistemazione dopo, qui a Bidu: giorni pieni di lavoro ma anche molto soddisfacenti, insieme alla scoperta del paese e degli abitanti che ci hanno accolto con molto calore e disponibilità.
La vita qui è sicuramente molto diversa, l’abbiamo ancor più constatato dopo esser stati una settimana a Firenze nello scorso mese di novembre: ma lasciamo questo argomento alla prossima…puntata, quando potremo fare un primo bilancio, a distanza di quasi un anno dal trasferimento.

Per ora vogliamo fare a tutti i nostri auguri per il migliore 2007 che ciascuno desidera, “ cun fortuna e salude

Giovanna e Corrado

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