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             Come
            già annunciato, eccoci a raccontare il pomeriggio di sabato 19
            maggio a Sassari:   quest’anno l’organizzazione della
            cavalcata si è articolata in due giorni, sabato e domenica, con una
            vera e propria maratona musicale che è iniziata sabato verso le h.
            19 e ha visto alternarsi sul palco decine di gruppi folk e di cori
            provenienti da tutta la Sardegna, per terminare domenica sera. 
            Per
            chi non conoscesse l’inizio di quest’evento, si ricorda che alla
            fine d’aprile è giunto l’invito per la partecipazione
            all’edizione di quest’anno della cavalcata e, per quanto risulta
            alla scrivente, è stato il primo invito giunto ad Aidomaggiore:
            ovviamente si è presentata un’occasione da non perdere e, 
            
            nonostante qualche titubanza, si è deciso di aderire all’invito.
            La motivazione fondante della richiesta da Sassari è stata la
            presentazione del ballo tipico di Aido, “sa cointrotza”, di qui
            la discussione all’interno del gruppo su cosa si
            dovesse indossare per ballare: il costume tradizionale (che peraltro
            è ancora in parziale ricostruzione) oppure le maschere bianche e
            nere di carnevale, dato che il ballo li ha origine? Si è deciso per
            le maschere, con attenzione a che si avessero maschere bianche e
            nere in eguale numero, dopodiché si è elaborato il calendario
            delle prove che, tra una festa e l’altra, ha condotto a sabato 19:
            ritrovo al Centro di Aggregazione e partenza alle h.16 circa con
            l’autobus. 
            Il
            gruppo è numeroso perché, oltre i ballerini e il trio dei
            suonatori, vi   è una nutrita presenza di “supporter”, costituito
            da familiari e amici; viaggio tranquillo, fra le chiacchiere di
            alcuni e i canti della gioventù aidomaggiorese, presente in forze
            alla spedizione, arrivo a Sassari verso le h.17.30 e si cominciano i
            preparativi. Alcuni dei ballerini avevano già indossato il proprio
            costume, mentre i più si sono cambiati in loco, all’interno di un
            gazebo messo a disposizione dall’organizzazione; intanto intorno
            al palco si radunava un po’ di folla e all’interno del nostro
            gruppo si cominciava a percepire una leggera fibrillazione “da
            esibizione” in pubblico; i più tranquilli e incuranti
            dell’esibizione che si approssimava erano i bambini, che giocavano
            e facevano le prime esperienze d’uso dei bagni chimici presenti:
            anche questo serve per crescere!    
            Nel frattempo si è avvicinato al
            gruppo il presentatore della manifestazione, Giuliano Marongiu, al
            quale è stato consegnato lo scritto elaborato per la necessaria
            presentazione del ballo e al quale è stato chiesto di poter
            anticipare l’esibizione rispetto alla scaletta preparata, cosa che
            è stata possibile fare. Il gruppo dei ballerini, insieme ai
            suonatori, si è riunito per mettere a punto il posizionamento sul
            palco e l’apertura e la chiusura del serpentone danzante, poi
            tutto il gruppo si è spostato nella piazza, in prossimità del
            palco: e qui è cominciata la curiosità, poiché ci si distingueva
            in mezzo agl’altri, data la particolarità dell’abbigliamento.
            Tanti di noi sono stati fotografati da turisti sardi e non, e in
            tanti fra il pubblico hanno chiesto notizie sull’origine e il
            significato delle maschere, nonché sul luogo di provenienza:
            naturalmente ciascuno degli interpellati ha risposto con piacere e
            non ha perso l’occasione per spiegare, con dovizia di particolari,
            significati e uso delle maschere legate al ballo che è esclusiva di
            Aidomaggiore, spiegando anche, a coloro che non sapevano dove fosse,
            la collocazione territoriale del nostro centro. E’ arrivato quindi
            il momento più importante, l’esibizione, introdotta egregiamente
            dal presentatore che ha dato ampio rilievo alla particolarità e
            unicità di quanto il pubblico stava per vedere, sollecitando i
            presenti a sostenerci calorosamente, come effettivamente è stato.   
             La prova è stata egregia, nonostante qualche spostamento di costume
            che ad alcuni è capitato, ma gli applausi e i commenti del pubblico
            hanno mostrato l’apprezzamento: insomma un successo! Al termine
            dell’esibizione, il presentatore ha richiesto accanto a sé la
            presenza di Attilio Licheri, il quale ha ancora una volta
            ringraziato l’organizzazione per l’invito ricevuto (aveva già
            avuto modo di parlare direttamente col sindaco di Sassari Ganau
            prima dell’esibizione) e ha colto brillantemente l’occasione per
            pubblicizzare Aidomaggiore, invitando i presenti a venire a
            conoscere direttamente il nostro territorio e le nostre tradizioni.
            Come sempre accade dopo la tensione di una prova, vi è stato un
            generale rilassamento con soddisfazione per la positiva riuscita
            dell’impresa: si è deciso collettivamente di rientrare subito,
            data la necessità di alcuni di non tardare troppo per impegni
            programmati il giorno successivo e intorno alle h.23 siamo rientrati
            ad Aido, dopo una sosta per mangiare. E’ obbligo menzionare la
            brillante prova canora dei giovani del gruppo che, per tutto il
            viaggio di ritorno, ha allietato la comitiva con i più svariati
            canti, impedendo a tutti di …cedere al sonno e alla stanchezza! Ci
            siamo salutati con l’impegno di 
            programmare a breve degli incontri nell’ambito della
            Pro-Loco per preparare eventuali altri impegni che, si spera,
            arriveranno, sull’onda della pubblicità che quest’occasione ha
            dato ad Aidomaggiore.
            
             
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