GLI APPROFONDIMENTI DEL DIARIO: 30/08/07.
Il gruppo "sa cointrotza" a DOMUSNOVAS CANALES, ha partecipato lo scorso 12 agosto al decennale della “Festa dell’Emigrato e Folklore nel Guilcer”, registrato dall’emittente televisiva “Sardegna 1” nell’ambito del programma “Anninnora in piazza”, presentato da Giuliano Marongiu
note di GIOVANNA COLOMO - foto di CORRADO PALARCHI che si possono ingrandire.

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“ Bella Festa a Domusnovas Canales, bravi! “
Ormai si può ben affermare che il gruppo folkloristico “sa cointrotza” è una realtà acquisita e, come dire, “lanciata” nel panorama variegato e ricchissimo delle tradizioni sarde, in particolare del Guilcer, zona d’appartenenza d’Aidomaggiore.
Ma procediamo con ordine, cioè dall’occasione: a Domusnovas Canales quest’anno ricorreva il decennale della “Festa dell’Emigrato e Folklore nel Guilcer” e gli abitanti del piccolo borgo hanno voluto organizzare una festa che fosse all’altezza della ricorrenza, cosa che è riuscita pienamente, con un ottimo coordinamento che ha fatto funzionare tutto in modo veramente efficiente, dai locali messi a disposizione dei gruppi ospiti, alla gustosa cena consumata prima dello spettacolo.
Degna di nota anche la mostra allestita con materiale originale (foto, oggetti, documenti, costumi) che ripercorreva la storia del piccolo centro, dove, peraltro, molti dei nostri concittadini vantano amicizie e parentele, ulteriore motivo per l’invito pressante che è stato fatto al nostro gruppo, con richiesta esplicita per la presenza anche dei ballerini e non solo dei suonatori.
Veniamo quindi allo spettacolo vero e proprio, che, com’è noto, è stato registrato dall’emittente televisiva “Sardegna 1” nell’ambito del programma “Anninnora in piazza”, presentato da Giuliano Marongiu: per brevità si tralascia l’elenco del nutrito gruppo d’ospiti (vedi foto del manifesto), mentre il centro di queste note è, volutamente e giustamente, il nuovo gruppo di ballo che ha avuto il proprio battesimo televisivo in questa occasione.
Quando è stato comunicato l’invito ricevuto con specifica richiesta dei ballerini, poiché gli organizzatori volevano fosse messa in rilievo la particolarità della danza, patrimonio del Guilcer, c’è stato un momento di panico, perché è stato chiaro immediatamente a tutti che ciò avrebbe richiesto l’uso del costume tradizionale che, come detto in precedente occasione, è ancora oggetto di ricerca e di studio: dopo qualche discussione, si è passati alla fase operativa ed è stato definito il costume maschile (calcolando realisticamente anche le eventuali mutate dimensioni nel caso di costumi fatti ormai un po’ di tempo fa!), mentre il costume femminile ha richiesto più complesse operazioni d’assemblaggio e, soprattutto, di ricerca de “su muccadore “ (il fazzoletto per il capo) che, a tutt’oggi, è uno dei pezzi del costume su cui vi sono maggiori ricerche, poi si è definito il calendario delle prove.
E’ stato interessante osservare il progressivo armonizzarsi dei componenti (la scrivente è occhio esterno al gruppo), così come l’apporto concreto di coloro che, più anziani (solo rispetto all’esperienza di ballo, si intende!), hanno suggerito modifiche e/o integrazioni utili al fine di migliorare costantemente la rappresentazione della danza.
All’arrivo a Domusnovas ci siamo diretti, in ordine sparso, a visitare la mostra e poi alla scuola materna dove era già stato allestito lo spazio esterno per la cena, mentre i locali all’interno erano a disposizione dei gruppi ospiti per la vestizione di scena. L’ordine d’esibizione doveva seguire l’elenco del manifesto ma, probabilmente per necessità tecniche (posizionamento dei microfoni in relazione agli strumenti fatto all’inizio), è arrivata la notizia che sarebbe stato il gruppo folk “sa cointrotza” d’Aidomaggiore ad aprire la serata e, mentre il gruppo maschile era ormai pronto, il gruppo femminile era ancora un po’ indietro e quindi la notizia ha generato agitazione nella rincorsa agli ultimi preparativi: il gruppo si è quindi ritrovato dietro il palco approntato per lo spettacolo.
I tre suonatori pronti, ciascuno con il proprio strumento, mentre il gruppo di ballo era ormai entrato nell’ansia tipica da “esibizione”, ancor più forte date le riprese televisive e l’enorme folla che nel frattempo era andata accalcandosi in tutti gli spazi disponibili intorno al palco: la tensione era visibile in tutti, insieme alla volontà di far bene, l’immagine d’Aidomaggiore era legata anche a questa prestazione.
Chi scrive non aveva mai visto, se non in foto, l’intero gruppo di ballo con il costume tradizionale e deve affermare che è stato un bel colpo d’occhio che dava un’emozione forte, vedere sul palco i ballerini, concentrati al massimo, qualcuno con un’espressione un poco più seria, altri con un bel sorriso che illuminava certi visi, soprattutto femminili che, con i capelli raccolti sotto il fazzoletto, evidenziavano i bei lineamenti che li caratterizzano.
L’introduzione di Giuliano Marongiu è stata perfetta, ripercorrendo l’origine e le caratteristiche essenziali del ballo, sottolineandone l’unicità che è appannaggio d’Aidomaggiore, poi è cominciata l’esibizione: il gruppo è stato bravissimo ed è riuscito a mettere a frutto il lavoro fatto nelle prove, esibendosi in modo sciolto e armonico, come gli applausi ripetuti e numerosi hanno sottolineato e anche la richiesta di un altro breve pezzo.
La conclusione è stata nuovamente sottolineata dal presentatore che ha chiamato accanto a sé i tre bambini (Lorenzo, Barbara, Giuseppe) che erano vestiti perfettamente in costume e che hanno avuto il loro momento d’evidenza, sottolineato dagli applausi che la presenza di bambini riesce sempre a strappare.
I commenti uditi tra il pubblico sono stati lusinghieri, e la gran folla e gli applausi ricevuti ripagano gli sforzi e il lavoro fatto per la preparazione; terminata l’esibizione, il gruppo è andato a cambiarsi per godere, questa volta come spettatore, del resto della serata, ricca d’ospiti, tutti noti e graditi all’enorme pubblico presente, insomma bravi a Domusnovas!!!


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