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“ Bella Festa a Domusnovas
Canales, bravi! “
Ormai si può ben affermare che il gruppo folkloristico “sa
cointrotza” è una realtà acquisita e, come dire, “lanciata”
nel panorama variegato e ricchissimo delle tradizioni sarde, in
particolare del Guilcer, zona d’appartenenza d’Aidomaggiore.
Ma procediamo con ordine, cioè dall’occasione: a Domusnovas
Canales quest’anno ricorreva il decennale della “Festa
dell’Emigrato e Folklore nel Guilcer” e gli abitanti del piccolo
borgo hanno voluto organizzare una festa che fosse all’altezza
della ricorrenza, cosa che è riuscita pienamente, con un ottimo
coordinamento che ha fatto funzionare tutto in modo veramente
efficiente, dai locali messi a disposizione dei gruppi ospiti, alla
gustosa cena consumata prima dello spettacolo.
Degna di nota anche la mostra allestita con materiale originale
(foto, oggetti, documenti, costumi) che ripercorreva la storia del
piccolo centro, dove, peraltro, molti dei nostri concittadini
vantano amicizie e parentele, ulteriore motivo per l’invito
pressante che è stato fatto al nostro gruppo, con richiesta
esplicita per la presenza anche dei ballerini e non solo dei
suonatori.
Veniamo quindi allo spettacolo vero e proprio, che, com’è noto,
è stato registrato dall’emittente televisiva “Sardegna 1”
nell’ambito del programma “Anninnora in piazza”, presentato da
Giuliano Marongiu: per brevità si tralascia l’elenco del nutrito
gruppo d’ospiti (vedi foto del manifesto), mentre il centro di
queste note è, volutamente e giustamente, il nuovo gruppo di ballo
che ha avuto il proprio battesimo televisivo in questa occasione.
Quando è stato comunicato l’invito ricevuto con specifica
richiesta dei ballerini, poiché gli organizzatori volevano fosse
messa in rilievo la particolarità della danza, patrimonio del
Guilcer, c’è stato un momento di panico, perché è stato chiaro
immediatamente a tutti che ciò avrebbe richiesto l’uso del
costume tradizionale che, come detto in precedente occasione, è
ancora oggetto di ricerca e di studio: dopo qualche discussione, si
è passati alla fase operativa ed è stato definito il costume
maschile (calcolando realisticamente anche le eventuali mutate
dimensioni nel caso di costumi fatti ormai un po’ di tempo fa!),
mentre il costume femminile ha richiesto più complesse operazioni
d’assemblaggio e, soprattutto, di ricerca de “su muccadore “
(il fazzoletto per il capo) che, a tutt’oggi, è uno dei pezzi del
costume su cui vi sono maggiori ricerche, poi si è definito il
calendario delle prove.
E’ stato interessante osservare il
progressivo armonizzarsi dei componenti (la scrivente è occhio
esterno al gruppo), così come l’apporto concreto di coloro che,
più anziani (solo rispetto all’esperienza di ballo, si intende!),
hanno suggerito modifiche e/o integrazioni utili al fine di
migliorare costantemente la rappresentazione della danza.
All’arrivo a Domusnovas ci siamo diretti, in ordine sparso, a
visitare la mostra e poi alla scuola materna dove era già stato
allestito lo spazio esterno per la cena, mentre i locali
all’interno erano a disposizione dei gruppi ospiti per la
vestizione di scena. L’ordine d’esibizione doveva seguire
l’elenco del manifesto ma, probabilmente per necessità tecniche
(posizionamento dei microfoni in relazione agli strumenti fatto
all’inizio), è arrivata la notizia che sarebbe stato il gruppo
folk “sa cointrotza” d’Aidomaggiore ad aprire la serata e,
mentre il gruppo maschile era ormai pronto, il gruppo femminile era
ancora un po’ indietro e quindi la notizia ha generato agitazione
nella rincorsa agli ultimi preparativi: il gruppo si è quindi
ritrovato dietro il palco approntato per lo spettacolo.
I tre
suonatori pronti, ciascuno con il proprio strumento, mentre il
gruppo di ballo era ormai entrato nell’ansia tipica da
“esibizione”, ancor più forte date le riprese televisive e
l’enorme folla che nel frattempo era andata accalcandosi in tutti
gli spazi disponibili intorno al palco: la tensione era visibile in
tutti, insieme alla volontà di far bene, l’immagine
d’Aidomaggiore era legata anche a questa prestazione.
Chi scrive
non aveva mai visto, se non in foto, l’intero gruppo di ballo con
il costume tradizionale e deve affermare che è stato un bel colpo
d’occhio che dava un’emozione forte, vedere sul palco i
ballerini, concentrati al massimo, qualcuno con un’espressione un
poco più seria, altri con un bel sorriso che illuminava certi visi,
soprattutto femminili che, con i capelli raccolti sotto il
fazzoletto, evidenziavano i bei lineamenti che li caratterizzano.
L’introduzione di Giuliano Marongiu è stata perfetta,
ripercorrendo l’origine e le caratteristiche essenziali del ballo,
sottolineandone l’unicità che è appannaggio d’Aidomaggiore,
poi è cominciata l’esibizione: il gruppo è stato bravissimo ed
è riuscito a mettere a frutto il lavoro fatto nelle prove,
esibendosi in modo sciolto e armonico, come gli applausi ripetuti e
numerosi hanno sottolineato e anche la richiesta di un altro breve
pezzo.
La conclusione è stata nuovamente sottolineata dal
presentatore che ha chiamato accanto a sé i tre bambini (Lorenzo,
Barbara, Giuseppe) che erano vestiti perfettamente in costume e che
hanno avuto il loro momento d’evidenza, sottolineato dagli
applausi che la presenza di bambini riesce sempre a strappare.
I
commenti uditi tra il pubblico sono stati lusinghieri, e la gran
folla e gli applausi ricevuti ripagano gli sforzi e il lavoro fatto
per la preparazione; terminata l’esibizione, il gruppo è andato a
cambiarsi per godere, questa volta come spettatore, del resto della
serata, ricca d’ospiti, tutti noti e graditi all’enorme pubblico
presente, insomma bravi a Domusnovas!!!
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