Gli approfondimenti del diario del 20/04/09: -  il successo della Pasquetta, all'insegna dell'archeologia e della natura, proposta quest'anno dall'Amministrazione Comunale con la collaborazione della Pro Loco Aidomaggiore, raccontato da Adriano Masia.

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le foto di Mattia Barranca e di G. Michele Piras si possono ingrandire

A tenere in apprensione l’organizzazione congiunta di Pro Loco e Amministrazione Comunale, fino alla stessa mattina del giorno di pasquetta, sono state sicuramente le condizioni meteo. Le abbondanti e incessanti piogge delle giornate di sabato e domenica hanno, infatti, messo a rischio quello che doveva essere il fulcro della giornata: l’escursione archeologica.

Tutto era stato infatti preparato alla perfezione, con un’organizzazione che ha iniziato a muoversi già da qualche mese, in collaborazione anche con la cooperativa “Posidonia”, che ha svolto un ruolo fondamentale dal punto di vista pubblicitario e logistico.

Alla luce di tutto ciò, all’alba di lunedì 13, mentre si predisponevano le ultime tavolate che hanno poi accolto i partecipanti, tutti abbiamo tirato il primo sospiro di sollievo alla vista del sole che annunciava quella che poi si è rivelata una splendida giornata. Più tardi, intorno alle 10.30, iniziavano ad arrivare le prime auto di gitanti, la maggior parte dei quali provenienti dalla provincia di Cagliari. (Le iscrizioni sono state prese dal Bar Amsicora per quanto riguarda i partecipanti del posto e dalla cooperativa “Posidonia” per quel che riguarda i “forestieri”, e hanno raggiunto i numeri di 95 esterni e 53 del posto). Quando il gruppo era pressoché al completo, è stato fatto un sondaggio per capire quanti fossero disposti a fare la gita a piedi, sottolineando il fatto che le condizioni del sentiero non erano quelle ottimali a causa della pioggia e che quindi era necessaria maggiore attenzione soprattutto in alcuni tratti scivolosi. Ciononostante, la maggior parte dei partecipanti ha manifestato senza indugi la voglia e l’entusiasmo di fare il percorso a piedi.

Partenza allora! Passando per le vie del paese, con una breve sosta al bar Amsicora, prima di arrivare alla partenza del percorso, presso via Cortejosso dove è stato installato un  pannello con una mappa dei sentieri (clicca per visualizzare). Breve illustrazione del tragitto e partenza verso il nuraghe, con il “servizio di sicurezza” (i cui addetti erano contraddistinti da una casacca gialla o azzurra) pronto, nei punti più difficili del tragitto, a dare una mano ad oltrepassare eventuali ostacoli a chi ne avesse bisogno.

Il primo tratto del percorso, assai faticoso, ci ha condotti davanti al nuraghe SANILO, dove l’archeologa Dott.ssa Silvia Vidili ha tenuto una esauriente spiegazione sui monumenti archeologici del territorio aidomaggiorese, con particolare riferimento allo stesso nuraghe Sanilo.

Dopo un’interessante chiacchierata che ha anche suscitato la curiosità di diversi partecipanti,  che hanno anche posto dei quesiti, si è ripreso il sentiero che, fra cunicoli di vegetazione e scorci panoramici mozzafiato, ci ha condotti al punto di ristoro, dove alcune persone dello staff organizzativo avevano predisposto tutto per un graditissimo rinfresco a base di dolci del posto, vino e bibite.

Dopo esserci in questo modo ricaricati, il gruppo si è ricomposto dirigendosi verso una delle tombe di giganti di “Sa Tanca ‘e s’ozzastru”. Qui Silvia ha illustrato il sito archeologico sottolineando la densità di monumenti dello stesso tipo nel nostro territorio e facendo riferimento anche alle altre tombe di giganti vicine (che alcuni hanno poi visitato nel pomeriggio, sempre sotto la guida dell’archeologa). C’è stato anche il tempo per un’”istudiantina” intonata da “su cuntzertu” di Aidomaggiore, e per una foto di gruppo.

Essendo già passate le 13, poi il gruppo si è diretto nuovamente verso il piazzale del centro di accoglienza dove l’autobus era già pronto a ricondurre i gitanti in paese, al centro di aggregazione sociale, per il pranzo. Menù: antipasti di terra, maloreddos al ragù di carne, arrosto di maialetto e agnello, verdura e frutta, formaggi, caffè, digestivi, e naturalmente dell’ottimo vino. Il tutto rigorosamente aidomaggiorese ovviamente!

Tutto bene dunque. Dopo pranzo la festa è continuata con balli nella piazza del centro sociale finché le persone hanno via via iniziato a prendere la via del ritorno, soprattutto i tanti che arrivavano dal cagliaritano e che quindi dovevano affrontare un bel po’ di strada per il rientro.

Alla fine quindi ci si è ritrovati fra paesani, a parlare di un bilancio assolutamente positivo per il primo evento di questo genere e a darci appuntamento al prossimo (il 2 maggio) in cui si ripeterà, sicuramente con qualche variazione, lo stesso percorso con la speranza che stavolta il tempo consenta di svolgere tutto all’aperto, pranzo compreso.

Concludendo questa “cronaca” dell’evento, mi sembra opportuno fare i dovuti ringraziamenti: Partendo dal direttivo e dai soci della Pro Loco, chi ha lavorato in cucina, chi ha servito a tavola, chi ha vigilato lungo il sentiero, gli operai del Comune e gli altri volontari che hanno permesso che al punto di ristoro fossero presenti acqua e luce, la cooperativa Posidonia, l’amministrazione comunale e naturalmente tutti i partecipanti, soprattutto forestieri, con la speranza di averli fatti stare bene con la nostra ospitalità e che possano tornare sempre numerosi ad ammirare il nostro territorio, le nostre tradizioni e i nostri prodotti assieme alla nostra gente.

Grazie a tutti! Vi aspettiamo alla prossima.

Adriano Masia

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