A
tenere in apprensione l’organizzazione congiunta
di Pro Loco e Amministrazione Comunale, fino alla
stessa mattina del giorno di pasquetta, sono state
sicuramente le condizioni meteo. Le abbondanti e
incessanti piogge delle giornate di sabato e
domenica hanno, infatti, messo a rischio quello che
doveva essere il fulcro della giornata:
l’escursione archeologica.
Tutto
era stato infatti preparato alla perfezione, con
un’organizzazione che ha iniziato a muoversi già
da qualche mese, in collaborazione anche con la
cooperativa “Posidonia”, che ha svolto un ruolo
fondamentale dal punto di vista pubblicitario e
logistico.
Alla
luce di tutto ciò, all’alba di lunedì 13, mentre
si predisponevano le ultime tavolate che hanno poi
accolto i partecipanti, tutti abbiamo tirato il
primo sospiro di sollievo alla vista del sole che
annunciava quella che poi si è rivelata una
splendida giornata. Più tardi, intorno alle 10.30,
iniziavano ad arrivare le prime auto di gitanti, la
maggior parte dei quali provenienti dalla provincia
di Cagliari.
(Le iscrizioni sono state prese dal Bar Amsicora per
quanto riguarda i partecipanti del posto e dalla
cooperativa “Posidonia” per quel che riguarda i
“forestieri”, e hanno raggiunto i numeri di 95
esterni e 53 del posto). Quando il gruppo era
pressoché al completo, è stato fatto un sondaggio
per capire quanti fossero disposti a fare la gita a
piedi, sottolineando il fatto che le condizioni del
sentiero non erano quelle ottimali a causa della
pioggia e che quindi era necessaria maggiore
attenzione soprattutto in alcuni tratti scivolosi.
Ciononostante, la maggior parte dei partecipanti ha
manifestato senza indugi la voglia e l’entusiasmo
di fare il percorso a piedi.
Partenza
allora! Passando per le vie del paese, con una breve
sosta al bar Amsicora, prima di arrivare alla
partenza del percorso, presso via Cortejosso dove è
stato installato un
pannello con una mappa dei sentieri (clicca
per visualizzare). Breve illustrazione del tragitto
e partenza verso il nuraghe, con il “servizio di
sicurezza” (i cui addetti erano contraddistinti da
una casacca gialla o azzurra) pronto, nei punti più
difficili del tragitto, a dare una mano ad
oltrepassare eventuali ostacoli a chi ne avesse
bisogno.
Il
primo tratto del percorso, assai faticoso, ci ha
condotti davanti al nuraghe SANILO, dove
l’archeologa Dott.ssa Silvia Vidili ha tenuto una
esauriente spiegazione sui monumenti archeologici
del territorio aidomaggiorese, con particolare
riferimento allo stesso nuraghe Sanilo.
Dopo
un’interessante chiacchierata che ha anche
suscitato la curiosità di diversi partecipanti, che
hanno anche posto dei quesiti, si è ripreso il
sentiero che, fra cunicoli di vegetazione e scorci
panoramici mozzafiato, ci ha condotti al punto di
ristoro, dove alcune persone dello staff
organizzativo avevano predisposto tutto per un
graditissimo rinfresco a base di dolci del posto,
vino e bibite.
Dopo
esserci in questo modo ricaricati, il gruppo si è
ricomposto dirigendosi verso una delle tombe di
giganti di “Sa Tanca ‘e s’ozzastru”. Qui
Silvia ha illustrato il sito archeologico
sottolineando la densità di monumenti dello stesso
tipo nel nostro territorio e facendo riferimento
anche alle altre tombe di giganti vicine (che alcuni
hanno poi visitato nel pomeriggio, sempre sotto la
guida dell’archeologa). C’è stato anche il
tempo per un’”istudiantina” intonata da “su
cuntzertu” di Aidomaggiore, e per una foto di
gruppo.
Essendo
già passate le 13, poi il gruppo si è diretto
nuovamente verso il piazzale del centro di
accoglienza dove l’autobus era già pronto a
ricondurre i gitanti in paese, al centro di
aggregazione sociale, per il pranzo. Menù:
antipasti di terra, maloreddos al ragù di carne,
arrosto di maialetto e agnello, verdura e frutta,
formaggi, caffè, digestivi, e naturalmente
dell’ottimo vino. Il tutto rigorosamente
aidomaggiorese ovviamente!
Tutto
bene dunque. Dopo pranzo la festa è continuata con
balli nella piazza del centro sociale finché le
persone hanno via via iniziato a prendere la via del
ritorno, soprattutto i tanti che arrivavano dal
cagliaritano e che quindi dovevano affrontare un bel
po’ di strada per il rientro.
Alla
fine quindi ci si è ritrovati fra paesani, a
parlare di un bilancio assolutamente positivo per il
primo evento di questo genere e a darci appuntamento
al prossimo (il 2 maggio) in cui si ripeterà,
sicuramente con qualche variazione, lo stesso
percorso con la speranza che stavolta il tempo
consenta di svolgere tutto all’aperto, pranzo
compreso.
Concludendo
questa “cronaca” dell’evento, mi sembra
opportuno fare i dovuti ringraziamenti: Partendo dal
direttivo e dai soci della Pro Loco, chi ha lavorato
in cucina, chi ha servito a tavola, chi ha vigilato
lungo il sentiero, gli operai del Comune e gli altri
volontari che hanno permesso che al punto di ristoro
fossero presenti acqua e luce, la cooperativa
Posidonia, l’amministrazione comunale e
naturalmente tutti i partecipanti, soprattutto
forestieri, con la speranza di averli fatti stare
bene con la nostra ospitalità e che possano tornare
sempre numerosi ad ammirare il nostro territorio, le
nostre tradizioni e i nostri prodotti assieme alla
nostra gente.
Grazie
a tutti! Vi aspettiamo alla prossima.
Adriano Masia
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