Il
copione è sempre lo stesso, ma i partecipanti sempre diversi e sempre
numerosi. La mattina di domenica 11 erano circa una sessantina che,
partiti dal “muretto”, luogo di ritrovo, passando per le vie del
paese, con una breve
sosta al bar Amsicora si è arrivati alla partenza del percorso, presso
via Cortejosso.
Da qui inizia il percorso campestre verso il nuraghe Sanilo dove, una
volta arrivati, l’archeologa Dott.ssa Silvia Vidili ha tenuto una
esauriente spiegazione sui monumenti archeologici del territorio
aidomaggiorese, con particolare riferimento allo stesso nuraghe Sanilo.
Dopo un’interessante chiacchierata che ha anche suscitato la curiosità
di diversi partecipanti, che
hanno anche posto dei quesiti, si è ripreso il sentiero che, fra cunicoli
di vegetazione e scorci panoramici
mozzafiato, ci ha condotti al punto di ristoro, dove alcune persone dello
staff organizzativo avevano predisposto tutto per un graditissimo
rinfresco a base di dolci del posto, vino e bibite.
Dopo esserci in questo modo ricaricati, il gruppo si è ricomposto
dirigendosi verso le tombe di giganti di “Sa Tanca ‘e s’ozzastru”.
Qui Silvia ha illustrato il sito archeologico sottolineando la densità di
monumenti dello stesso tipo nel nostro territorio e facendo riferimento
anche alle altre tombe di giganti.
Essendo già passate le 13, poi il gruppo si è diretto nuovamente verso
il centro di accoglienza per il pranzo. Menù: antipasti di terra,
maloreddos al ragù di carne, arrosto di maialetto e agnello, spezzatino
di pecora, verdura e frutta, formaggi, caffè, digestivi, e naturalmente
dell’ottimo vino. Il tutto rigorosamente aidomaggiorese ovviamente!
Dopo pranzo nel pomeriggio il servizio “navetta” era già pronto a
riportare verso il paese i gitanti, per riprendere i mezzi propri per il
ritorno. Un altro gruppo invece, guidato come di consueto da Antonio
Michele Salaris, ha preferito rifare il percorso di ritorno a piedi.
Adriano Masia
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