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Gli approfondimenti del diario del 2 maggio 2010: Domenica 11 aprile si è svolta, con una formula che sembra funzionare assai bene, la passeggiata primaverile nelle campagne di Aidomaggiore. La formula citata è natura+archeologia+gastronomia.

Il racconto nelle note e foto di Adriano Masia, Presidente della Pro Loco, che con il patrocinio del Comune ha organizzato questa riuscitissima manifestazione.

Il copione è sempre lo stesso, ma i partecipanti sempre diversi e sempre numerosi. La mattina di domenica 11 erano circa una sessantina che, partiti dal “muretto”, luogo di ritrovo, passando per le vie del paese, con una breve sosta al bar Amsicora si è arrivati alla partenza del percorso, presso via Cortejosso.
Da qui inizia il percorso campestre verso il nuraghe Sanilo dove, una volta arrivati, l’archeologa Dott.ssa Silvia Vidili ha tenuto una esauriente spiegazione sui monumenti archeologici del territorio aidomaggiorese, con particolare riferimento allo stesso nuraghe Sanilo.
Dopo un’interessante chiacchierata che ha anche suscitato la curiosità di diversi partecipanti,  che hanno anche posto dei quesiti, si è ripreso il sentiero che, fra cunicoli di vegetazione e scorci panoramici mozzafiato, ci ha condotti al punto di ristoro, dove alcune persone dello staff organizzativo avevano predisposto tutto per un graditissimo rinfresco a base di dolci del posto, vino e bibite.
Dopo esserci in questo modo ricaricati, il gruppo si è ricomposto dirigendosi verso le tombe di giganti di “Sa Tanca ‘e s’ozzastru”. Qui Silvia ha illustrato il sito archeologico sottolineando la densità di monumenti dello stesso tipo nel nostro territorio e facendo riferimento anche alle altre tombe di giganti.
Essendo già passate le 13, poi il gruppo si è diretto nuovamente verso il centro di accoglienza per il pranzo. Menù: antipasti di terra, maloreddos al ragù di carne, arrosto di maialetto e agnello, spezzatino di pecora, verdura e frutta, formaggi, caffè, digestivi, e naturalmente dell’ottimo vino. Il tutto rigorosamente aidomaggiorese ovviamente!
Dopo pranzo nel pomeriggio il servizio “navetta” era già pronto a riportare verso il paese i gitanti, per riprendere i mezzi propri per il ritorno. Un altro gruppo invece, guidato come di consueto da Antonio Michele Salaris, ha preferito rifare il percorso di ritorno a piedi.
                                                                    Adriano Masia                                             
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