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Don Giovanni Maria

 Don  Giovanni Maria Medde  nasce ad Aidomaggiore  il 13/09/1947, muore a Selargius il 19/11/2008.

“Era proprio un “grande”! Un giusto equilibrio tra l’essere un religioso, discreto e devoto, ma anche una persona semplice e comune, che sapeva stare anche al gioco e allo scherzo. A un “vizio”, però, non poteva rinunciare: tornare appena possibile ad Aidomaggiore, suo paese natale. Sentiva proprio il bisogno di ricongiungersi per qualche giorno alle sue origini e alla sua gente.”

 Nasce a Aidomaggiore il 13/09/1947 da una famiglia profondamente cristiana dalla quale ha ricevuto un’educazione religiosa seria e determinante per la sua vocazione e all’alba di mercoledì 19 novembre 2008, ad appena 61 anni di età,è andato incontro al Suo Signore per ricevere l’abbraccio riservato ai suoi servi.

I Salesiani, come il loro Fondatore Don Bosco, dedicano la loro attività prevalentemente all'educazione umana e cristiana dei ragazzi e giovani ( formare onesti cittadini e buoni cristiani), anche se per necessità delle diocesi lavorano anche nelle Parrocchie.Lui  ha conosciuto i Salesiani grazie a un signore di Aidomaggiore,che  aveva conosciuto l’Istituto Salesiano di Arborea, dove andava a comprare frutta e verdura e dove voleva mandare il figlio Attilio a frequentare la scuola media; l’allora parroco di Aidomaggiore Don Cabiddu voleva mandare anche lui in Seminario, ma non ne volle assolutamente sentire, e neanche i Saveriani, che pure conosceva, in particolare Padre Lampis, riuscirono a farlo andare a Macomer. Decise quindi, per stare in compagnia di Attilio, con cui allora erano amici per la pelle, e attirato dal campo sportivo dell’Istituto,con il consenso del babbo e della mamma che non lo hanno forzato per nessuna scelta,di andare dai Salesiani di Arborea.

Terminati gli studi, che ha svolto in gran parte a Roma e nel Lazio, ha iniziato la sua attività di Salesiano in Sardegna.

L’16 settembre 1978 ricevette l’ordine di Presbiterato per le mani di Mons. Francesco Spanedda , allora Vescovo della nostra Diocesi, nella Chiesa di Santa Maria ad Palmas. Dopo aver lavorato per ben undici anni ad Arborea come insegnante e responsabile delle attività ricreative e sportive dei ragazzi  fu chiamato dai Superiori e svolgere compiti di amministrazione e contabilità sia nelle comunità di residenza, sia a livello regionale e questo lo allontanò  dal lavoro diretto in mezzo ai giovani.Dopo Arborea,stette otto anni a Cagliari nel Liceo di Viale fra Ignazio, poi quattro anni a Sassari e sei anni a Selargius in un Centro abbastanza grande e complesso in cui l'attività prevalente è quella della Formazione Professionale li aveva anche una Parrocchia e una Casa Famiglia per ragazzi in difficoltà.

Era particolarmente legato al suo paese d’origine Aidomaggiore e conosceva tutti i suoi paesani uno per uno anche noi giovanissimi dell’ultima generazione.

       

E a “ zia Ines “ ( don Giovanni Maria vedeva in lei una discreta e premurosa seconda mamma ) che rivolgiamo qualche domanda:

Quando ha iniziato a fare il chierichetto?

Da piccolo,ha fatto la prima comunione a sette anni e faceva già il chierichetto. Allora bisognava prepararsi bene,studiando tutte le risposte in latino e non era facile per i bambini,perché erano tante specialmente nella prima parte della  celebrazione chiamata “introito”.

Lo faceva volentieri?

Abbastanza volentieri e non una sola volta alla settimana, ma anche durante le altre funzioni liturgiche. I genitori(era figlio unico) e gli altri parenti lo aiutavamo volentieri e lo incoraggiavamo a far bene questo servizio, tanto bello e tanto meritorio. 

Era monello come noi?

Era abbastanza vivace e le sue marachelle le faceva  anche lui, del resto era un bambino,anche se molto posato e responsabile e sapeva che in chiesa e soprattutto sull’altare bisognava avere un comportamento adeguato alla mansione che si svolge in quei momenti nei quali si serve Gesù.

Chiacchierava durante le funzioni?

Difficilmente,sapeva che non lo doveva fare e cercava di obbedire. 

C’è sempre tanto tempo per chiacchierare e dovrebbero capirlo tutti no solo i chierichetti .

Che sport le piaceva? Un po’ tutti gli sport, tant’è che con i ragazzi dei loro istituti faceva l’insegnante di educazione fisica,anche se aveva un debole per il pallone.

Che squadra tifava?

Naturalmente la sua squadra preferita era il Cagliari.

Quando ha sentito il desiderio di diventare prete?

Il desiderio di diventare sacerdote è maturato pian piano,vivendo con i Salesiani che, l’hanno seguito con tanto amore,diceva: “la mia vocazione è nata in un campo di calcio!”. Ha saputo coniugare bene la sua vita spirituale con lo sport e amava inculcare questo nei ragazzi.

Perché non è stato prete ad Aidomaggiore?

Non poteva essere prete ad Aidomaggiore perché era un religioso e non un prete diocesano,ma amava tanto il suo paese e i suoi paesani. Se poteva,invitato o meno era sempre presente alle circostanze particolari, liete o anche tristi,della sua comunità di origine,prestando con amore e generosità il suo servizio,fino alla fine.

Certamente sarà stato lieto di ritrovarsi con i suoi paesani ma soprattutto con i suoi genitori nell’ultima dimora terrena in attesa di festeggiare tutti uniti la Grande Liturgia Celeste.

Ha amato sempre tanto i ragazzi come voi con una predilezione speciale per i chierichetti.

 

Sacerdoti nativi di Aidomaggiore da fine 700 in poi (aggiornamento da una ricerca di Don Tonino)

Padre Giovanni Battista Porcu dei frati minori della provincia di Cagliari, fu Padre Provinciale dal 1738 al 1742. Morì nel Convento di San Mauro in Cagliari il 28 marzo 1753.

Padre Giovanni Stefano Deplanu Porcu, Provinciale dei Francescani  dal 1755 al 1758. Morì nel Convento di San Mauro a Cagliari il 9 gennaio 1961.

Don Giovanni Putzulu dal 1804 al 1849 Don Giovanni Putzulu è stato vicario parrocchiale.

Don Leonardo Ziulu,nativo di Aidomaggiore . Nel 1834 era parroco di Tadasuni, dove a sue spese curò il restauro della chiesa parrocchiale. La notizia è conosciuta dalla lapide esistente nella chiesa di Tadasuni.

Don Giuseppe Putzulu è stato reggente della parrocchia di Aidomaggiore fra il 1870  e il 1871.

Don Michele Atzori è stato vicario parrocchiale dal 1871 al 01/10/1889. Dal suo atto di morte risulta che avesse 57 anni, era figlio di Sebastiano e di Ziulu  Teodora.

Sebastiano Canoppia, viceparroco anche lui nativo di Aidomaggiore,  ha firmato l’ atto di morte del sacerdote Michele Atzori , e firma atti parrocchiali fino al 1897.

Il 27/12/1898 muore il chierico, studente di teologia, Campus Andrea figlio di Gavino e di Tore Mattia a soli anni 20.

Il sacerdote Giovanni Ziulu  nasce il 12/03/1892, viene ordinato sacerdote il /22/07/1918  e muore il 22/07/1920, stesso giorno e mese della sua ordinazione sacerdotale, ad Aidomaggiore all’età di anni 28. Di Don Giovanni Ziulu  che è stato viceparroco a Cuglieri, ne parlava Mons. Giovanni Mastino, che in qualche modo avesse influito sulla sua vocazione:  certo, Don Giovanni Ziulu fu ordinato e morì il mese e il giorno precedente la nascita di Don Mastino ( 23/7/1917) con il quale condivideva anche il nome. Il  nipote di Don Giovanni Ziulu, Leonardo, che per vari anni ha studiato in Seminario, conferma questo particolare ricordo di Monsignor Mastino. Si è riusciti a recuperare il ricordino della sua Ordinazione Sacerdotale. Era figlio degli Aidomaggioresi  Ziulu Carta Leonardo e  Pitzalis Maria Grazia.

Sacerdote Marras Pala Pietro morto a 66 anni ad Aidomaggiore il 06/11/1899 figlio di Gavino e di Pala Maria Giuseppa.  Dopo aver conclusi gli studi teologici, prima del diaconato, si ritenne indegno di diventare Sacerdote . Si sposò e resto vedovo dopo il secondo matrimonio. La prima moglie fu Sotgiu Giovanna, madre del sacerdote Marras Gavino. La seconda moglie fu Onida Serafina. Dopo l’ordinazione sacerdotale svolse il ministero sacerdotale come vice parroco di Aidomaggiore. Nel 1895 il figlio sacerdote Gavino accompagnò il vescovo Mons. Cano Eugenio come convisitatore nella visita pastorale dell’11/5/1895. Nell’ultimo periodo della vita diventò cieco e lo accompagnava in chiesa il bambino Niola Giuseppe.

Sacerdote Marras Gavino  Vincenzo Giorgio,battezzato  il 25/4/1861, figlio di Pietro Marras e di Sotgiu Giovanna. Diventò arciprete della Cattedrale di Bosa e Vicario generale della Diocesi,col Vescovo Nicolò Frazioli ,dal 1938 al 1947.

Don Paolo Cossu, nato ad Aidomaggiore il 9/4/1914 fu ordinato sacerdote come monaco benedettino col nome di Don Damaso ,nel monastero di Masone il 18 luglio 1943. Per motivi  di salute lasciò l’ordine e si incardinò nella Diocesi di Oristano. Fu parroco di Asuni, Norbello, Domusnovas e Zeddiani.  A 75 anni lasciò il servizio nella diocesi di Oristano . Nel 1992 diventò parroco di Domusnovas Canales, dal 1994 parroco di Soddì e Zuri sino all’1999. Morì il 12/07/2002.

Don Domenico Agus nato il 14/12/1926 diventò sacerdote salesiano il 6/4/1963. Per tutta la vita svolse il suo ministero sacerdotale in terra di missione, la Thailandia. Attaccatissimo al suo ministero apostolico esercitò con molto zelo il suo sacerdozio sino alla fine arrivata il 27/01/2010.

Ci sono stati due seminaristi morti durante gli studi. L’11/04/1953 morì Pala Vittorio a 23 anni. Negli anni 20 muore il seminarista Niola Luigino.

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