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       premetto
      che lo scorso mese di luglio, esattamente il giorno 2, avevo spedito a Don
      Agus la seguente e-mail 
      At 11:36 2/7/2006 +0200, you wrote: 
      Salve Don Agus, spero che questa mia la trovi bene.  E' parecchio che
      non ho sue notizie, ed è anche da tanto che Lei non si collega  al
      sito www.aidomaggiore.com dove ci  sono sempre nuove notizie
      aggiornatissime su Aidomaggiore. Non mi dilungo per  non farle
      perdere tempo. Cari saluti Diego 
       
      sabato 12/8 la risposta di
      Don Agus: 
       
      Caro Diego, 
        avevo già dato risposta a questo tuo messaggio di un mese fa, ma
      non so se la mia risposta ti abbia raggiunto.  Infatti in quel tempo
      avevo problemi col mio computer, ed ero anche molto occupato per scriverti
      con calma. 
        Adesso sembra che questi problemi non esistano più. Voglio quindi
      scrivere ancora mandandoti qualche notizia sulla Thailandia che potrai
      mettere anche nel sito. Ma prima cosa è ringraziarti del tuo ricordo. 
        Quest'anno, 2006, è un anno santo per la Thailandia perché
      ricorre il sessantesimo dell'incoronazione del re. Per noi é incredibile
      quello che stanno facendo questo popolo per il loro re. E' una festa
      continua: fuochi di artificio celebrazioni di ogni genere. Il governo ha
      dato ordine che nei luoghi pubblici come la scuola sia esposto il quadro
      del re illuminato per tutto l'anno. Qualche mese fa hanno messo in vendita
      una specie di braccialetto di plastica per 100 baht (48 euro) quando il
      valore reale forse non arriva a 0.02 euro. Il ricavato è da offrire al
      re. Tutti devono avere quel braccialetto; e adesso ultimamente hanno messo
      in vendita delle maglie gialle con lo stemma del re per 280 baht (cinque
      volte tanto il valore reale). Ma tutti devono avere quella maglia, per
      dare il ricavato al re. 
       Gli onori che i thai danno al re sono superiori agli onori che noi
      diamo a Dio. Bisogna dirlo a nostra vergogna. Loro si prostrano con la
      faccia fino a terra di fronte al re. Noi cristiani, a volte, a messa
      stiamo con le mani in tasca. Ma allora e' vero che per i Thai il re è
      dio? Rispondo che SI, perché lo onorano come noi onoriamo Dio, il massimo,
      supremo ente. Ma è anche NON VERO perchè i thai non hanno il nostro
      concetto di Dio, creatore e signore del cielo e della terra. La religione
      Buddhista è atea.   Bisogna però dire che il nostro re è
      veramente una persona degna di tutti gli onori. Giustamente è chiamato il
      Padre della Patria. Se la Thailandia ha fatto tanto progresso, se gode di
      un relativo benessere, tanto che le Nazioni Unite l'ha tolta dalla lista
      delle nazioni sottosviluppate, lo deve in gran parte al re. Ho visto
      anch'io con i miei occhi, in certe zone tormentate dalle inondazioni, in
      cui la pubblica amministrazione non riusciva a fare niente a causa della
      corruzione, bastava che ci andasse il re: con i suoi ordini e con i suoi
      soldi faceva costruire dighe e scavare canali, e l'inondazione era
      scongiurata. Si può dire che il re qui fa il vento e la pioggia. Infatti
      in casi di alcune zone devastate per estrema siccità, il re manda i suoi
      aeroplani e fa la pioggia artificiale. 
        Verso la Chiesa Cattolica il re ha molta stima.  Allora noi
      missionari in Thailandia stiamo molto bene e non abbiamo quasi nulla da
      fare?. Adagio amici. Questo è un aspetto; ma certo è che molti vedendo
      questo aspetto non riescono a capire la situazione in Thailandia.  Ma
      non si può dire tutto in una lettera. Alla prossima volta quindi. 
        Per ora mi raccomando alle preghiere degli aidomaggioresi e confido
      nella loro cooperazione. 
                       
      Con affetto  Sac. Domenico Agus 
                              
      Salesiano in Thailandia. 
       
      Ringrazio e saluto a nome
      mio e dei frequentatori di questo sito Don Agus per la sua graditissima
      e-mail nella quale ha abilmente proposto un aspetto della Thailandia non a
      tutti conosciuto, sperando di poter leggere presto il seguito. D.Pittalis.                                                                                               
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