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LA
CRONACA E LE FOTO DELLA GITA - a cura di Adriano Masia
All’alba di
domenica 24, con la combriccola dei partecipanti, ci siamo ritrovati, come
da programma, in Piazza Parrocchia, da dove, verso le 7.15, il pullman è
partito per il Sulcis. Dopo una breve sosta per la colazione in un
autogrill nei pressi di Mogoro, si è ripresa la marcia, che ci ha portato
alla miniera di San Giovanni, in una zona che sta a metà strada fra i
centri abitati di Gonnesa e Iglesias.
Arrivati alla miniera, il personale addetto ci ha brevemente illustrato il
programma della visita guidata che ci accingevamo a svolgere, dopodiché
ci ha fornito gli elmetti e ci ha fatto sistemare a bordo del trenino. Il
trenino ci ha condotto (in due diversi gruppi per questioni di numero)
all’interno della miniera. Da qui abbiamo prima visto i luoghi da cui
venivano estratti i minerali, ossia la parte prettamente mineraria della
miniera. Fatto ciò, abbiamo proseguito, prendendo l’ascensore che ci ha
portato circa una quarantina di metri più in alto rispetto al punto da
dove siamo entrati. Eravamo, praticamente, proprio nella “pancia”
della montagna!
In questa nuova galleria, dopo aver continuato a visitare i luoghi del
lavoro dei minatori, siamo ulteriormente saliti di quota, attraverso una
scala a chiocciola alta circa 11 metri, fino ad arrivare alla grotta di
Santa Barbara. Questa grotta presenta diverse peculiarità. Innanzi tutto
venne scoperta per caso, durante i lavori di miniera nell’aprile del
1952. durante uno scavo in verticale, lungo quello che in gergo minerario
si chiama “fornello”, uno strato di roccia crollò, formando un grosso
foro e mettendo alla luce questa enorme grotta e creandone il suo unico
punto di accesso. Venne scelto il nome di Santa Barbara in quanto questa
santa è la patrona dei minatori. L’altra particolarità della grotta,
che la rende praticamente unica al mondo, è la presenza dei cristalli di
barite, di colore marroncino, che ricoprono per ampi tratti le sue pareti.
La visita di questo sito è stata sicuramente molto interessante, è
durata quasi un’ora e mezza e si è conclusa abbondantemente dopo
mezzogiorno. L’appetito cominciava dunque a farsi sentire, allorché,
risaliti sul pullman, si è partiti verso Funtanamare, località dove,
presso il ristorante “Sa Panara”, in riva al mare, ci attendeva un bel
pranzetto con specialità di terra e di mare.
Dopo il succulento pranzo si è ripartiti alla volta della vicinissima
Iglesias, dove abbiamo proseguito la passeggiata visitando alcune vie del
centro storico, diverse chiese, fino ad imbatterci nella piazza Quintino
Sella, dove era in corso una manifestazione che è culminata con la
sfilata e l’”esposizione” di una trentina di modelli di Ferrari, da
quelli più datati a quelli più recenti.
E così è giunta l’ora della ripartenza verso Aidomaggiore, dopo aver
trascorso una giornata diversa in località che ancora conoscevamo poco.
Se qualcuno fosse interessato ad avere ulteriori
notizie sulla miniera o sulla grotta può visitare il sito www.Igeaminiere.it.
A presto!
Adriano |
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