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Il
contemporanea con la mostra antologia del pittore Aidomaggiorese Salvatore
Marras, il giorno 18 settembre 2004, è stata inaugurata, nel padiglione
all'uopo predisposto davanti al Centro di Aggregazione Sociale,
l'esposizione dei pregiatissimi, caserecci e genuini prodotti locali:
dolci, pane, formaggi, olio d'oliva, liquori, acquavite e vini. Le autorità (Il Prefetto di Oristano S. E.
Dott.
Luigi Serra con il Vice Presidente dell'Amministrazione Provinciale di
Oristano Sig. Gianni Solinas e il Colonello Sardu Comandante Provinciale
dell'Arma dei Carabinieri assieme al Sindaco di Aidomaggiore) dopo
l'inaugurazione della Mostra predetta hanno visitato l'esposizione
gustando ed acquistando alcuni dei prodotti esposti. La serata si è
conclusa con i tradizionali balli di Aidomaggiore che ha visto anche la
partecipazione del gruppo "Sa Cointrotza" e numerosissimi
ballerini.
I dolci esposti, tipici di Aidomaggiore, fatti in casa con prodotti
genuini e cotti nei forni a legna sono stati: sas ziricas, sa panada, sos
papassinos, sos pirichitos, sos amarettes, sos amarettones, sas padulas,
sos germinos, sas ciambellas, sas fruttinas, sas pastas mannas, sas
pastinas e sa pasta gelosa.
Il pane locale ha riscosso un grande successo; anche questo è fatto in
casa, con farine locali, impastato a mano, con lievitazione naturale e
cotto nel forno a legna ancora presente in molte case di Aidomaggiore. I
visitatori hanno gustato ed acquistato su pane pintau e su pane mode oltre
al pane prodotto dal Panificio artigiamale di Antonio Latte: zichi fine,
chivarzeddu, fresa e pasta dura.
Su casizolu, sa trizza, su casu, sa fresa de atonzu, e su provolone sono stati molto
apprezzati; i numerosi visitatori dell'esposizione, nei primi 3 giorni,
hanno acquistato tutto e per qualche mese, era difficile trovare una
forma di formaggio in vendita in tutto il paese.
L'olio d'oliva, molto richiesto, è un prodotto tradizionale di
Aidomaggiore. Gli oliveti sono numerosissimi, la raccolta viene fatta a
mano senza l'uso di alcun mezzo meccanico. L'unica cosa che ha portato il
progresso è il telo che viene steso sotto i rami dell'albero per una più
agevole raccolta delle olive. Le olive vengono portate nei frantoi della
zona (generalmente Ghilarza), dato che quelli presenti ad Aidomaggiore
(erano addirittura 6) non sono più in funzione. Da sempre i proprietari si preoccupano che le
loro olive siano macinate da sole perché temono di essere danneggiati
dalle altre della zona sia nella qualità che nella quantità dell'olio
prodotto.
I liquori sono derivati sopratutto dalle arance e limoni che a
Aidomaggiore, grazie al clima mite, non mancano. Nell'esposizione oltre al
limoncello, crema di limone e arancino vi era anche il mirto la cui
essenza è ricavata dalle bacche di mirto fatte macerare per un certo
periodo e il norcino derivato dalla buccia fresca delle noci. La
lavorazione di questi liquori è frutto delle ricette antichissime
tramandate di generazione in generazione. L'acquavite viene ricavata sia
dalla distillazione del vino che delle vinacce mediante l'utilizzo di
alambicchi alcuni dei quali molto antichi.
I vini, sia bianchi che rossi, sono ricavati da vari tipi di uva e non da
una in particolare. Il risultato è quello di un vino genuino dal gusto
gradevole e forte quanto basta. I visitatori dell'esposizione, come del
resto anche quelli che hanno partecipato alla
II e III
rassegna di degustazione dei vini hanno avuto modo di
apprezzarli degustandoli assieme all'ottimo formaggio e prosciutto locale
offerto dalla Pro Loco che ha organizzato l'esposizione.
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