AIDOMAGGIORE. L'abigeato? Secondo gli esperti _ e nel rispetto, invero,
di un'atavica tradizione tutta isolana _ continua, diciamo così, a
tirare. Alla grande, bisognerebbe aggiungere, se è vero come è vero
che da quando il furto di bestiame non è più reato (essendo stato
depenalizzato) in Sardegna si è avuta un'impennata nelle bardane, con
un preoccupantissimo incremento del 33 per cento. E quasi sempre si
tratta di capi ovini (pecore e capre), che da queste parti abbondano. C'è
però da dire che al pari di Sedilo anche Aidomaggiore sembra in
controtendenza, forse perché il suo territorio finisce con l'essere
indirettamente controllato anche dai barracelli sedilesi. Insomma,
almeno per quanto riguarda Guilcer e Alto Oristanese i dati sembrano
smentire quella famosa impennata, che probabilmente si è manifestata in
modo più prepotente nel Montiferru, ai confini con il Marghine e la
Planargia. Fra l'altro proprio in quei territori c'è stato un aumento
quasi costante nei furti di cavalli, tant'è che qualcuno è arrivato
persino a ipotizzare che potesse trattarsi di "colpi su
commissione" messi a segno per alimentare il mercato clandestino
delle corse. Ipotesi forse troppo fantasiosa per quanto riguarda la
Sardegna. Lo è sicuramente meno, invece, quella che riguarda il
fenomeno della macellazione clandestina, strettamente collegato
all'abigeato. Soprattutto per le specie ovine. Anche se i ladri di
bestiame non disdegnano la macellazione di bovini, equini e suini: con
particolare predilezione, in questo caso, dei maialetti da latte. (m.a.c.)