AIDOMAGGIORE. E stata zitta sin
dall'inizio della vicenda Marredda, ma ora l'amministrazione comunale
sceglie di parlare. Sul caso del geometra licenziato e poi
"riabilitato" dal giudice del lavoro, scende in campo il
segretario comunale, Giuseppe Mura, che contesta quanto gli avvocati di
Emilio Marredda hanno dichiarato dopo il rinvio dell'udienza di due
giorni fa davanti al tribunale del lavoro di Oristano. «Per prima cosa
Marredda non era stato convocato direttamente dal giudice _ precisa
Giuseppe Mura _. Poi c'è da dire che aveva chiesto il permesso di
assentarsi dal lavoro soltanto alle 13 del giorno precedente l'udienza
e, siccome si tratta di un permesso retribuito che non potevamo
concedergli, abbiamo respinto la sua richiesta». Per questo Marredda
ieri anzichè trovarsi in aula è rimasto al lavoro. «Poteva chiedere
un giorno di ferie _ ha affermato il segretario comunale _ ma non un
permesso retribuito. Tant'è che anche il giudice ha concordato su
questo fatto». Continua quindi a non correre buon sangue tra
l'amministrazione e il geometra, che dall'ottobre '99 sono ai ferri
corti. «Ha calunniato me e la giunta _ prosegue Mura _ e anche questo
fatto è al vaglio della magistratura. Da allora abbiamo iniziato a
studiare le pratiche per cercare di mandarlo via. Nel suo computer
d'ufficio abbiamo poi trovato dei progetti che riteniamo essere privati
e slegati dal lavoro di funzionario del Comune». E anche di questo
aspetto si dovrà occupare il giudice del lavoro nell'udienza del 19
ottobre. Nel frattempo l'amministrazione comunale ha provveduto alla
stipula di un contratto con un ingegnere privato. Enrico Carta