AIDOMAGGIORE. Non più di due settimane fa, il blitz della polizia
        dell'ufficio immigrazione e della squadra amministrativa della questura
        di Oristano, in due locali notturni cittadini, aveva portato
        all'identificazione di tre ragazze straniere non in regola con il
        permesso di soggiorno. Due notti fa invece gli uomini della questura, in
        collaborazione con i carabinieri della compagnia di Ghilarza, hanno
        ripetuto l'operazione in alcuni paesi del nord della provincia. Il blitz
        stavolta ha portato all'identificazione di trentasei persone. Tra
        queste, cinque avevano già avuto a che fare con la giustizia e con
        alcune condanne penali. Ma il risultato principale dell'operazione è
        che delle trentasei persone identificate, ben tredici fossero giovani
        ragazze extracomunitarie di provenienza dei paesi dell'Est Europa. Due
        di loro, una donna ungherese e una ucraina identificate proprio in un
        locale notturno di Aidomaggiore, erano sprovviste del regolare permesso
        di soggiorno. Sono quindi state accompagnate nei locali della questura
        dove ieri mattina è stato notificato loro il decreto di espulsione
        dall'Italia. Nella precedente operazione, avvenuta nella notte tra il 13
        e il 14 dicembre scorso, gli uomini dell'ufficio immigrazione e della
        squadra amministrativa avevano invece fatto visita a due locali del
        capoluogo. Anche qui le forze dell'ordine avevano proceduto
        all'identificazione di numerose persone che si trovavano all'interno del
        locale. La gran parte di queste, ancora una volta, erano giovani ragazze
        extracomunitarie sempre provenienti dai paesi dell'Est Europeo _ ben 23
        erano presenti nei due locali al momento del blitz. Allora furono tre le
        giovani trovate senza permesso di soggiorno a cui fu poi immediatamente
        notificato il decreto di espulsione. Prosegue così l'intenso impegno
        delle forze dell'ordine nella prevenzione e nel controllo del
        "traffico" di ragazze extracomunitarie, provenienti da paesi
        poveri attirate con la prospettiva di un lavoro ben retribuito. A volte
        le ragazze che finiscono nei locali notturni non sanno che i ruoli
        lavorativi non sempre ben definiti spesso sconfinano nella
        prostituzione. Enrico Carta