Sembrava fosse destinato a continuare il clima di calma apparente
instauratosi in paese dopo la serie di tiri incrociati scambiati fra
opposizione e maggioranza all'indomani del reintegro nell'incarico
(disposto dal giudice del lavoro) del geometra comunale Emilio
Marredda, che era stato "licenziato" per una sorta di
incompatibilità con l'amministrazione. E invece l'esposto arrivato in
questi giorni sui tavoli della procura della Repubblica di Oristano
potrebbe riaprire il capitolo di una vicenda che sembra destinata a
suscitare ulteriori polemiche. L'oggetto dell'esposto _ del quale non
è stato reso noto il nome del firmatario _ sarebbe costituito da
un'espressione verbale che il direttore generale del Comune, Giuseppe
Mura, avrebbe formulato all'indirizzo del tecnico comunale, nel corso
di una riunione di Consiglio tenutasi lo scorso ottobre. In
quell'occasione, secondo quanto emerge dall'esposto, i membri
dell'opposizione guidata da Francesco Vidili avrebbero avanzato una
richiesta di chiarimenti in relazione alla posizione professionale del
geometra, sostituito da un ingegnere durante la prolungata assenza per
malattia, mediante la stipula di una convenzione. Un'interrogazione a
cui il segretario avrebbe risposto con la frase incriminata: «Non gli
posso certo sparare...». Sulla veridicità di quanto contenuto nel
documento di denuncia stanno ora indagando i carabinieri del paese:
proprio in questi giorni pare stiano vagliando le deposizioni di tutte
le persone informate sui fatti chiamate appunto a dire la loro su
quell'episodio. Sulla vicenda non trapelano ulteriori indiscrezioni,
soprattutto riguardo l'identità dei personaggi coinvolti. Certo è
che della questione si era già parlato subito dopo la conclusione del
processo. Sin da allora, si era fatto riferimento alla frase fatidica
che Giuseppe Mura avrebbe proferito in consiglio. Una insinuazione che
lo stesso sindaco Costantino Serra aveva ricusato con forza. E
inevitabile, quindi, l'interrogativo che in paese molti si pongono: si
tornerà ancora una volta a respirare quel clima da guerra fredda che
aveva caratterizzato i rapporti fra maggioranza ed opposizione nei
mesi precedenti? Alla sentenza del tribunale di Oristano, che aveva
sancito il reinserimento sul posto di lavoro del tecnico licenziato
dal Comune nel mese di dicembre, aveva provocato una grossa ondata di
polemiche che aveva finito con l'esacerbare gli animi di entrambe le
fazioni. Da un lato la maggioranza aveva risposto alle ripetute accuse
della minoranza con una decisa replica, anche attraverso gli organi di
stampa, dall'altro la minoranza, combattuta fra il desiderio di fare
chiarezza e, la seria preoccupazione che il comportamento delle due
compagini si potesse riflettere negativamente sull'umore della
cittadinanza. Mariantonietta Cossu