Non accenna a placarsi l'accesa diatriba che da mesi oppone
l'amministrazione comunale e il direttore generale dell'ente al
geometra Emilio Marredda, licenziato e riassunto dopo pochi mesi per
effetto di una sentenza temporanea del tribunale del lavoro. A pochi
giorni dalla prima udienza del processo di merito, fissata per venerdì,
il segretario comunale Giuseppe Mura ha sporto querela contro il
dipendente dell'ufficio tecnico con l'accusa di diffamazione. E il
risvolto di uno dei tanti episodi interni a quella che potrebbe essere
ribatezzata "la storia infinita" dei contrasti fra
l'amministrazione di Costantino Serra e il geometra, condita dalle
incursioni della minoranza, che ha in più occasioni manifestato il
proprio disappunto per il licenziamento di Marredda. L'antefatto
risale allo scorso luglio e riguarderebbe le copie di alcuni elaborati
progettuali inerenti al Piano di zona che, secondo le affermazioni del
sindaco e del segretario Giuseppe Mura, il geometra avrebbe consegnato
a Salvatore Pinna, esponente dell'opposizione, violando le norme del
codice disciplinare. «L'ufficio di segreteria è l' unica unità
organizzativa del l'ente responsabile dell' istruttoria e
dell'eventuale rilascio delle domande di accesso _ spiega Giuseppe
Mura _ e riguardo ai documenti in questione non mi è stata richiesta
alcuna autorizzazione». L'infrazione è costata così a Marredda un
provvedimento di sospensione di cinque giorni, una sanzione inflitta
in via definitiva venti giorni fa e impugnata subito dopo dal geometra
all'ispettorato del lavoro. Tra un provvedimento e l'altro e le
puntuali contromosse, spunta una lettera destinata al primo cittadino,
con la quale Emilio Marredda sostiene di essere stato calunniato dal
direttore generale che, in presenza dello stesso sindaco, lo redarguì
per aver infranto il regolamento in quel mattino di luglio. E la
replica di Giuseppe Mura, stavolta, è arrivata sotto forma di
querela, "per mettere fine a tutte le illazioni e le calunnie che
mi ha rivolto sino ad ora". Mentre in mezzo a tutta questa
bagarre il geometra comunale preferisce rispondere con il silenzio.
Per quanto riguarda il consigliere Salvatore Pinna, si è limitato a
dichiarare che «quei documenti non erano altro che semplici fotocopie
di planimetrie relative al Puc, che aveva chiesto e pagato al geometra».
Mariantonietta Cossu