AIDOMAGGIORE. Cos'hanno in comune il cantone della capitale svizzera,
Berna, e il Goceano, sub-regione centro-settentrionale dell'isola? In
apparenza niente. E nulla anche valutando più a fondo. Ma se si va a
sbirciare nell' albo dei vincitori del concorso di poesia sarda
"Santa Maria'e Prammas", si può notare una seppur vaga
colleganza. Iscritti, l'uno accanto all'altro, vi sono i nomi di
Nicolino Pianu, goceanino doc, di Anela, e di Cosimo Secci, che molti
anni fa lasciò il tetto natale, a Onifai, per cercare miglior fortuna
nel Paese delle banche e dell'industria farmaceutica per antonomasia.
I due menestrelli della rima baciata, che si sono aggiudicati
rispettivamente i titoli della sezione generica e di quella riservata
agli emigrati, hanno sbaragliato una concorrenza valida e agguerrita,
attentamente valutata dalla giuria riuni tasi sabato. Dopo uno
scrupoloso esame delle opere pervenute al Comune (che ha curato
l'organizzazione della rassegna), il presidente onorario della
commissione, Don Giovanni Dore, il presidente effettivo, Paolo
Pillonca, e gli altri membri, Salvatore Murgia, Ninnicu Onali e
Serafino Obinu, hanno assegnato ad ex equo il secondo posto a Pedru
Murgia di Macomer e ad Andrea Migheli di Santu Lussurgiu; mentre la
medaglia di bronzo verrà appuntata al petto del cittadino tempiese
Giulio Cossu. I protagonisti della quarta edizione della gara poetica,
che quest'anno ha varcato con successo anche i confini italia-ni,
verranno incensati nel corso della cerimonia di premiazione che si
svolgerà il 26 gennaio. La produzione poetica dell'edizione 2001,
ispirata alla luce, simbolo della Natività, confluirà infine in un
volume titolato appunto "Sa Lughe". (m.a.c.)