Alle celebrazioni liturgiche che si susseguono nella settimana che
precede la Pasqua si aggiungerà, a partire da quest'anno, un rito in
auge sino ad un ventennio fa: "Sa coccoi de Prammas". La Pro
loco reintrodurrà, infatti, l'antica consuetudine della Domenica
delle Palme. Un appuntamento che costituiva occasione per l'intera
comunità di ritrovarsi e trascorrere un pomeriggio all'insegna della
convivialità, consumando le caratteristi che ciambelle dalla forma di
palma intrecciata, che richiama la figura di una spiga di frumento. Il
24 marzo sarà vissuto quindi dalla comunità come una sorta
d'anticipazione della tradizionale gita fuori porta di Pasquetta. La
degustazione collettiva di "sas coccois" e delle "padulas",
meglio conosciute col nome di formagelle, sarà infatti organizzata
all'aperto, ai piedi del nuraghe "Sa Jua", che domina il
paese dall'omonimo promontorio. Il raduno è fissato alle 15 davanti
alla parrocchia di Santa Maria: da qui occorreranno pochi minuti al
corteo per raggiungere la destinazione e fare onore al banchetto
all'aperto. Le culture e le usanze popolari si fondono ai riti
religiosi dunque, riprendendo da questi ultimi alcune espressioni
della fede, come accade per il simbolo della palma, e rimangono allo
stesso tempo ancorate ad alcuni arcaismi del mondo agro-pastorale,
come l'attribuzione del significato di fertilità della spiga di
grano, il cui ordito è ripreso nell'intreccio che da forma alla palma
pasquale. (m.a.c.)