29/08/06 - LA NUOVA SARDEGNA: "Molti dubbi e pochi soldi Nuovo Cimitero: cresce il fronte del no" |
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Molti dubbi e pochi soldi Nuovo cimitero: cresce il fronte del no
AIDOMAGGIORE. “Caso cimitero”: la parola passa ai
cittadini. Mancano poche ore all’assemblea popolare convocata
dall’amministrazione pubblica per decidere riguardo
all’ubicazione di un secondo camposanto, ma in merito alla
realizzazione ex novo della struttura una nutrita delegazione di
residenti ha già espresso un’opinione inequivocabile, opponendo
un deciso rifiuto alla soluzione prospettata dal Comune.
Una parte della comunità, infatti, non accetta l’idea di edificare un secondo complesso cimiteriale, preferendogli di gran lunga il progetto di ampliare quello esistente. Riguardo all’utilità di costruirne un altro il fronte del “no” avanza seri dubbi. Le prime riserve nascono dalla lunga distanza (oltre mezzo chilometro) che separerebbe la struttura dall’abitato. «Sarebbe fonte di enorme disagio per i visitatori abituali, che sono soprattutto persone anziane», sottolineano alcuni cittadini. Ma a suscitare perplessità in merito alla fattibilità del progetto sono anche altri aspetti. La deputazione civica rileva le difficoltà che deriverebbero dall’ubicare il nuovo camposanto in località Su Foghileddu, da molti giudicata inidonea anche a causa del presunto impatto negativo sull’ambiente circostante. Ma il comitato spontaneo solleva anche problemi di carattere finanziario. Secondo i promotori dell’iniziativa, risolti soprattutto a pubblicizzare l’opzione dell’ampliamento in vista del confronto odierno, i 300mila euro disponibili non saranno sufficienti neppure a realizzare un primo lotto funzionale: «Se il denaro venisse utilizzato per ingrandire la vecchia struttura si potrebbero risolvere anche i non trascurabili problemi legati al decoro e alla manutenzione - sostengono i portavoce -. Spese che in presenza di due cimiteri saranno invece raddoppiate». Costruire altri loculi (ne sono previsti 380) nel sito preesistente rappresenta per questo gruppo di abitanti la soluzione ideale su cui, commentano alcuni di loro, l’amministrazione dovrebbe riflettere più a fondo: «Non attendiamo risposte - concludono -. Ci aspettiamo da parte di chi amministra maggiori possibilità di partecipazione dei cittadini al governo del paese, più collaborazione. Ma purtroppo la distanza tra il “palazzo” e il popolo sta aumentando, mentre il consenso nei suoi confronti si sta affievolendo». Maria Antonietta Cossu
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