09/12/06 - LA NUOVA SARDEGNA: "Ora l'habitat diventa un tesoro comune" |
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Ora l habitat diventa un tesoro comune
SEDILO. Preservare l’habitat naturale della fauna che
popola questo entroterra, rivalutare e rendere turisticamente
appetibili i siti di pregio ambientale sono gli obiettivi prioritari
che rincorrono i dodici comuni distribuiti nel versante
nord-orientale della provincia che ricadono nelle aree d’interesse
comunitario. Entrare nel novero delle zone Sic ha offerto loro
l’opportunità di accedere ad uno specifico canale di
finanziamento che potrebbe fruttare risorse per un ammontare
complessivo di 800mila euro. Nella fase preliminare di questo
processo i dodici enti locali sono stati ordinati in quattro gruppi,
nella formazione dei quali hanno inciso i criteri di contiguità
territoriale e affinità geografiche e geomorfologiche dei territori
d’appartenenza. Sedilo guida l’aggregazione che include
Aidomaggiore e Soddì. Gli altri poli sono quelli costituiti da
Ghilarza e Paulilatino, Tadasuni, Sorradile e Bidonì, Busachi, Ula
Tirso e Fordongianus.
Soltanto il comprensorio di Sedilo vanta oltre mille ettari di aree Sic, ovvero un nono del totale, concentrate nella fascia lambita dalle acque del lago Omodeo. Nel progetto preliminare appena presentato in Regione si punta prevalentemente alla valorizzazione, conservazione e fruizione delle aree, con il ripristino di alcune specie erbacee endemiche. Un intervento, quest’ultimo, che il Comune vorrebbe estendere all’orgo botanico che circonda il Museo del territorio, apportando anche opere di miglioria alle pertinenze esterne. (mac)
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