AIDOMAGGIORE.
Uno scenario bucolico incantevole, un luogo apparentemente fuori
dal tempo e avulso dalla moderna società tecnologica: il posto
ideale in cui l’uomo può ritrovare se stesso riconciliandosi
con la natura. È così che viene concepito il futuro
villaggio turistico di Santa Greca, località agreste che domina
il lago Omodeo a pochi chilometri dal paese, in direzione di
Sedilo. Passeranno con ogni probabilità degli anni prima che il
progetto di valorizzare l’area attorno all’antica chiesa
rurale prenda effettivamente corpo. L’amministrazione
comunale ha però raccolto il testi- mone accettando nel
contempo la sfida e si è impegnata a bruciare le tappe,
compatibilmente con le reali possibilità e disponibilità
economiche, quante più tappe possibili in vista della meta
finale. La prossima manovra di avvicinamento
all’obiettivo, che s’inserisce in un più articolato e
complesso piano di promozione turistica del territorio,
consisterà per questo Comune nel dotarsi dello strumento
operativo di riferimento durante la fase attuativa del progetto.
Il piano di lottizzazione della “zona F” recentemente
varato dalla giunta di Mariano Salaris approderà fra i banchi
del Consiglio comunale giusto questa sera alle 19.30 come unico
argomento all’ordine del giorno. Il piano contempla la
suddivisione in 43 lotti della superficie di circa sei ettari
che si stende attorno al piccolo edificio di culto. All’interno
del comprensorio potranno essere realizza- te sino ad un massimo
di 43 unità abitative. Sarà rivalu- tata la tipologia delle
costruzioni rurali (muristenes) e applicate le tradizionali
tecniche di costruzione attraver- so l’impiego della pietra
locale, allo scopo di limitare l’ impatto visivo e armonizzare
la parte edificata con l’ambiente circostante. In
passato nella zona di “Santa Rega” è stata realizzata una
parte delle opere di urbanizzazione primaria ma il processo d’infrastrutturazione
è ancora lungo e impegnativo sotto il profilo economico:
‹‹Per edificare un villaggio turistico occorreranno ingenti
risorse finanziarie di cui un piccolo Comune non dispone.››,
ha affermato il sindaco Mariano Salaris, ‹‹Per questo stiamo
valutando l’ipotesi di incentivare la compartecipazione del
soggetto privato. Ma questo aspetto è ancora tutto da definire,
non è sempre facile trovare chi è disposto ad investire.››
Ma se i presupposti di costituire una joint-venture tra
ente pubblico e imprenditori nell’ottica di realizzare le
strutture ricettive devono ancora essere creati, passi in avanti
si stanno facendo per dare corpo a strutture e at- tività di
collegamento al futuro circuito ricettivo. A questo
proposito è già stata liquidata la pratica relativa all’
appalto dei lavori di costruzione del punto-ristoro in località
Sanilo, ricca di emergenze archeologiche: ‹‹Sulla
valorizzazione del patrimonio culturale concentriamo una parte
preponderante degli sforzi finalizzati alla fruizione turistica
del nostro territorio.››, ha confermato il primo cittadino,
‹‹I beni archeologici rappresentano una risorsa importante
che andrebbe sfruttata.›› L’idea, che sta prendendo
sempre più piede nelle zone dell’entroterra, è di far
attecchire il modello del turismo alternativo che faccia leva
sulle attrattive e peculiarità del territorio. Per rendere più
accattivante l’offerta, il Comune dovrà perciò spaziare il
più possibile nel campo delle opzioni. ‹‹Per questo
motivo abbiamo progettato la costruzione di un attracco a Sa
Rocca bianca, sulle sponde del lago, non lontano da Santa
Greca.››, ha aggiunto Mariano Salaris, ‹‹E se le
proposte formulate alla Regione attraverso la progettazione
integrata saranno accolte, intendiamo incoraggiare
l’escursionismo ecologico tramite la creazione delle ippovie
recuperando la fruibilità di quel lembo di terra espropriato al
nostro comune ma che non sarà mai sommerso dalle acque
dell’invaso. L’attività di trekking a cavallo sarà inoltre
proposta all’interno dello stesso villaggio turistico dove,
finanziamenti permettendo, è prevista la realizzazione di un
piccolo maneggio.›› Maria Antonietta Cossu