11/02/07 - LA NUOVA SARDEGNA - Sedilo scatta l'emergenza antisequestri

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Sedilo, scatta l'emergenza antisequestri

 SEDILO. Due uomini in mimetica che trascinano di peso qualcosa o qualcuno: ce n’è abbastanza per suscitare l’attenzione dei passanti, in un periodo in cui è ancora troppo fresca la piaga dei sequestri di persona. Qualcuno si allarma e avvisa i carabinieri. Scatta il piano di emergenza, ma alla fine si rivelerà ingiustificato. Falso allarme: il secondo in pochi mesi nella zona di Sedilo.  Quando i carabinieri hano ricevuto la notizia hanno pensato subito a Titti Pinna, l’allevatore di Bonorva sequestrato nel settembre dello scorso anno. Nonostante le ricerche, gli appelli, la mobilitazione popolare, nessun passo avanti è stato fatto in questi mesi. La segnalazione poteva nascondere la svolta. Una donna, alla guida di un’auto, ha notato qualche minuto prima delle 16 tre persone sospette che stavano camminavano in modo anomalo tra la vegetazione che si affaccia sulla statale 131 (diramazione Nuoro) sul versante che si affaccia al santuario di San Costantino.  «Ci sono due uomini, vestiti con una tuta verde militare - ha detto la donna al centralinista dei carabinieri di Ghilarza - che stanno trascinando a forza una terza persona».  Il comandante della Compagnia, il capitano Fabio Di Martino, ha inviato nella zona gli uomini del nucleo radiomobile che hanno cominciato le ricerche. Vicino a Sedilo è stato sistemato anche un posto di blocco.  La segnalazione è arrivata anche alla sala operativa della questura di Oristano che ha fatto scattare immediatamente un piano di emergenza. Da Oristano sono partite alla volta di Sedilo, a sirene spiegate tutte le auto disponibili, quelle della mobile, del servizio volanti, comprese le pattuglie della polizia stradale che incrociavano sulla zona. Dal settimo reparto volo del centro di addestramento del Caip di Abbasanta si è levato in volo anche un Ab 212, che ha iniziato a perlustrare le campagne che si affacciano sulla vallata di Santu Antine.  Le ricerche sono andate avanti per alcune ore. Gli agenti hanno setacciato in lungo e in largo anche una ampia zona tra i territori di Sedilo e Aidomaggiore, ma nonostante l’impegno nessuno è riuscito ad intercettare le tre persone che aveva intravisto l’automobilista.  L’allarme è rientrato quando nella zona è calata l’oscurità.  È la seconda volta nel giro di poco alcuni mese che la vallata di Santu Antine viene setacciata da polizia e carabinieri alla ricerca di Titti Pinna. Il precedente episodio era avvenuto alla fine dello scorso novembre. Allora fu una telefonata anonima a far scattare l’allarme. Era giunta verso le 21 di venerdì alla sala operativa dei carabinieri di Ghilarza: «Sappiamo che l’allevatore rapito a Bonorva si trova nelle campagne di Sedilo», aveva detto lo sconosciuto al militare di turno al centralino. All’alba, da Ghilarza era scattata la vasta operazione che si era conclusa purtroppo senza esito. (ha collaborato Elia Sanna) - Roberto Petretto

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