GHILARZA.
                Il Guilcer sommerso dai rifiuti? L’apocalittico scenario di
                una vasta area urbana del territorio ostaggio di cumuli di
                spazzatura è surreale, ma dà la misura di cosa potrebbe
                accadere se degenerasse il problema sul blocco dei conferimenti
                delle “frazioni umide” sollevato dalla società Sardinia
                Ambiente srl, concessionaria del servizio di raccolta
                differenziata del Sistema-Montiferru, gestito dall’omonima
                Comunità montana, che ha sede a Cuglieri. L’impresa
                collettiva di Villasor ha infatti annunciato che da lunedì non
                effettuerà più la raccolta dei residui orga- nici, allertando
                gli enti locali e le autorità preposte, in merito alle
                conseguenze di ordine igienico-sanitario che potrebbero
                scaturire dalla delicata situazione.  Secondo quanto
                riferito dai legali della società, la causa di questo
                “stop” forzato è da ascrivere al fatto che uno dei due
                impianti di smaltimento convenzionati con la Comunità montana
                (la Tossilo spa di Macomer) non accetterà più carichi di
                residui organici.  Una misura che ha indotto la “Sardinia
                Ambiente srl” a respingere preventivamente ogni responsabilità.
                E se si rivelasse fondata l’allarmante previsione formulata
                dalla società relativamente al rischio di paralisi del
                servizio, Ghilarza, Abbasanta, Norbello, Aidomaggiore,
                Paulilatino e Bonarcado - che aderiscono appunto al
                Sistema-Montiferru - precipiterebbero nel caos. E con loro le
                amministrazioni comunali che erediteranno il contratto una volta
                estinti gli enti montani: ‹‹L’inadempienza degli impianti
                non deve comunque pregiudicare il regolare svolgimento del
                servizio.››, sottolinea l’avvocato Maria Luisa Secci, che
                tutela gli interessi della “Sardinia Ambiente”. E le
                prime complicanze sarebbero già emerse, viste le condizioni di
                precarietà in cui nell’ultima settimana avrebbe operato la
                “Sardinia Ambiente”, alla quale è stato concesso di
                conferire in regime di deroga. Colpa della Comunità montana,
                sostiene l’avvocato Secci: ‹‹Il 13 febbraio la Tossilo Spa
                ha comunicato il blocco dei conferimenti all’impianto di
                Macomer: ma loro ci hanno messo al corrente con dieci giorni di
                ritardo. Ovvero quando ai mezzi della società è stato impedito
                l’accesso all’impianto.›› Maria Antonietta Cossu