NUORO.
Un protocollo d’intesa è stato firmato dalla giunta
provinciale, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Rocco
Celentano, per la lotta contro i lepidotteri defogliatori,
responsabili di gravi danni alle sugherete. La Provincia è
stata delegata, come capofila degli enti territoriali isolani, a
predisporre un piano per gli interventi fitosanitari, con
l’ausilio del Corpo forestale e dell’Università di Sassari.
Per la lotta contro gli insetti nocivi saranno utilizzati
prodotti fitosanitari e mezzi aerei. Il personale a terra, i
mezzi di trasporto per gli spostamenti e il supporto logistico
saranno forniti dalla Provincia e dall’Ente foreste di Nuoro.
La disinfestazione avrà luogo nelle aree sughericole del
Nuorese, da Orotelli a Oniferi e Orune (8000 ettari), Ortueri e
Sorgono (3000), Sindia con i territori di Samugheo, Busachi e
Neoneli (2000). Provincia di Oristano: Barigadu, Abbasanta,
Norbello e Aidomaggiore (2000 ettari). Provincia di Sassari:
Goceano (4000). Provincia di Olbia-Tempio: altipiano di Buddusò
(5000 ettari), Berchidda e Monti (5000), sugherete di
Calangianus e Luras (2000). Provincia dell’Ogliastra: Baunei e
Cardedu. Provincia di Carbonia-Iglesias: zero sugherete.
Provincia di Cagliari: nessuna sughereta. Provincia del Medio
Campidano: altipiano della Giara (2000 ettari). Sono circa
34mila, quindi, gli ettari di sugherete suscettibili di danni
alla defogliazione. La maggior parte interessa l’area del
Nuorese. Da qui la necessità prioritaria di adottare le misure
necessarie a prevenire l’insorgenza e la diffusione del
fenomeno. La Regione ha stanziato un milione e 200 mila euro per
gli anni 2007, 2008 e 2009. Soprattutto perchè le sugherete
rappresentano un patrimonio di inestimabile valore. «Il
sughero - spiega Celentano - è la materia prima
dell’industria di trasformazione, con un fatturato annuo di
circa 125 milioni di euro. Le aziende impegnate sono 130, con
circa 2600 addetti, di cui poco meno di 1600 in pianta stabile.
L’industria sugheriera sarda trasforma, in media, oltre il
doppio della materia prima prodotta nell’isola, e rappresenta
solo il 3 per cento della produzione mondiale, mentre il ricorso
alle importazioni di sughero naturale consente di coprire il 7-8
per cento del mercato mondiale del tappo. Il bosco a
sughereta costituisce un obiettivo fondamentale nel piano
sughericolo della provincia di Nuoro, in quanto punta a un
incremento dell’occupazione riferito alle professioni di
“conduzione e lavorazione del bosco” e alla nascita di
piccole imprese. (a.b.)