SODDÌ.
I finanziamenti regionali concessi al “Consorzio turistico
lago Omodeo” rischiano di essere dirottati altrove? Sul
destino dei due milioni di euro assegnati all’aggregazione di
cinque Comuni del Guilcer e del Barigadu a sostegno di
interventi in ambito rurale si pronuncerà il Tar, che dovrà
infatti stabilire se esistano gli estremi per accogliere il
ricorso inoltrato dal Consorzio “Sa Perda’e Iddocca” di
Laconi, che per un solo piazzamento ha mancato la possibilità
di accedere ai contributi, elargiti ai primi dieci classificati.
Così qui qualcuno ha paventato il rischio che, se la
sentenza fosse favorevole ai paesi del Mandrolisai e del
Sarcidano e venisse rivoluzionata la graduatoria, a rimetterci
potrebbe essere proprio il Consorzio dell’Omodeo. Insomma, il
timore è che, con l’eventuale inserimento di “Sa Perda’e
Iddocca” nei primi dieci posti utili, l’alleanza nata in
riva al lago retroceda automaticamente in undicesima posizione,
perdendo gli incentivi economici già stanziati. Una
prospettiva infelice per i cinque paesi interessati (Soddì,
Sedilo, Aidomaggiore, Ardauli e Neoneli) che nel frattempo hanno
avviato l’iter burocratico per utilizzare le somme. Quella
di rimaneggiare la graduatoria potrebbe però non essere
l’unica soluzione plausibile qualora il ricorso avesse esito
positivo. Un’alternativa che la Regione potrebbe prendere in
considerazione sarebbe lo stanziamento di risorse aggiuntive con
le quali finanziare i progetti presentati da “Sa Perda’e
Iddocca”. Ma a prescindere dal verdetto del Tar (atteso
per il 17 aprile), sugli sviluppi della vicenda gli
amministratori dell’Ente capofila si dicono assolutamente
tranquilli: «In primo luogo non è scontato che debba essere
proprio questo Consorzio a risentire di un’eventuale
rimodulazione della graduatoria.», esordisce senza scomporsi il
sindaco, Pina Cherchi, «La Regione ha già emesso il decreto di
assegnazione dei fondi: ciò significa che siamo autorizzati ad
investirli sin da ora». E sulla solidità della posizione del
Consorzio Omodeo non ha dubbi: «Ritengo improbabile che la
Regione riveda le sue decisioni nei nostri confronti, tanto è
vero che ci ha accreditato lo stanziamento integrativo
successivamente alla data del ricorso». Come a dire: in
riva al lago si fanno sonni tranquilli. (mac)