30/03/07 - LA NUOVA SARDEGNA - Franco Ruiu illumina i riti sacri dell'isola

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Franco Ruiu illumina i riti sacri dell'isola

La Nuova Sardegna — 30 marzo 2007   pagina 04   sezione: NUORO

 NUORO. Mentre le comunità di tutta l’isola si preparano, contrite, a celebrare la passione del Cristo crocefisso e poi risorto, è arrivato in libreria l’ultimo volume del nuorese Franco Stefano Ruiu su “I riti della settimana santa in Sardegna”. Un’opera che documenta, con una sequenza straordinaria di fotografie a colori, uno dei più mistici appuntamenti della ritualità religiosa sarda.  Amante e cultore dei valori più autentici della tradizione, Ruiu, che si distingue per lo spirito indagatore, utilizzando l’occhio magico della propria macchina fotografica, realizza immagini straordinariamente interessanti. Sia che racconti “La storia del pane”, del formaggio, dei cestini di asfodelo e canne di Flussio, delle maschere e del carnevale barbaricino, e dei “Riti della settimana santa”. Come nello specifico.  Quest’ultimo volume, il quarto, va ad arricchire la collana di “La memoria visiva” pubblicata dalla Imago-Edizioni di Nuoro, in bella veste tipografica, con la collaborazione, per le ricerche e i testi, di Giulio Concu, preciso e puntuale nella ricostruzione storica ed etimologica della Pasqua.  Una ottantina di splendide opere, perché di ciò si tratta, giusto perché nelle composizioni sceniche diventanto altrettanti “quadri”. Franco Stefano Ruiu, denunciando la grande sensibilità tecnica che contraddistingue i bravi fotografi, ha colto tutte le espressioni di quella ritualità ancestrale che caratterizzano le tradizioni popolari delle comunità dell’isola.  Il risultato che Ruiu ottiene realizzando i suoi reportage a Castelsardo, Alghero, Oristano, Sassari, Bosa, Iglesias, Orosei, Bortigali, Santulussurgiu, Aidomaggiore, Cagliari, Villacidro, Cuglieri, Sarule, Scano Montiferro e Oliena, è straordinario.  Come in un caleidoscopio, si susseguono, alternandosi agli incappucciati di Castelsardo, Alghero, Iglesias e Villacridro, ora in tunica bianca, ora in nero o color vinocotto, le affascinanti immagini delle variamente colorate confraternite di altri centr isolani, insieme alle donne velate di Cagliari. Per concludersi, con il tripudio di colori e di immagini riferite ai riti di Sas prammas, Sos misteros, Su lavabu, Sos sepurcros, Sas chircas, S’incravamentu, Sa chenapura santa, S’iscravamentu e il celebratissimo S’incontru tra la Madre e il Figlio risorto.  Si tratta di una vera cascata d’immagini e di colori, con primi piani di grande effetto, che riescono a muovere alla commozione quanti hanno assistito ai mistici rituali dei fedeli, che sono i veri protagonisti della settimana santa.  Il viaggio foto-etnografico di Franco Stefano Ruiu nel cuore della tradizione si conclude ricreando il pathos dei canti e delle preghiere in limba, appena sussurrate, riproponendo la scoperta di un’isola misteriosa, le cui origini si perdono nella millenaria notte dei tempi.(antonio bassu)

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