ORISTANO.
                Dopo l’interessante incontro dedicato alla musica tradizionale
                del Salento, il Centro servizi culturali Unla propone il secondo
                appuntamento nell’ambito del ciclo “Vediamoci al Centro:
                incontri, dibattiti, proiezioni,...”.  La manifestazione,
                intitolata “I suoni di una terra - Musiche, usi e contesti
                degli strumenti musicali della Sardegna”, si terrà sabato
                alle 17,30 nella sala dell’Unla, in via Carpaccio.  «Gli
                strumenti musicali di tradizione orale, e la musica da loro
                prodotta, rappresentano oggi - si legge in una nota stampa di
                presentazione - un’espressione molto viva e spesso presente
                nella quotidianità di molte comunità sarde. In un recente
                passato nei nostri paesi non esisteva momento del ciclo
                dell’anno e del ciclo della vita senza la presenza di questa
                espressione musicale. Le diverse melodie, conosciute dalla
                comunità e seguite da ogni membro di questa che ne rimarcava
                eventuali distonie, accompagnavano ogni evento. Nonostante le
                trasformazioni socioeconomiche che l’Isola ha attraversato
                negli ultimi cinquant’anni, tuttora in molti paesi è
                frequente trovarsi in una situazione - celebrazioni religiose,
                feste o sagre paesane, matrimoni, incontri tra amici, etc. -
                nella quale si possa ascoltare e “vivere” questa musica».
                 Conoscere e fare ricerca sugli strumenti della musica di
                tradizione orale richiede un’analisi delle occasioni del
                “fare musica” e delle molteplici funzioni che le forme e i
                comportamenti musicali assolvono nella vita sociale. «Analizzare
                gli strumenti, attraverso l’indagine delle tecniche
                costruttive, dei materiali utilizzati, delle occasioni d’uso,
                dei repertori, dei suonatori, della vitalità, della diffusione
                geografica, della terminologia locale - con una analisi di
                taglio dia-sincronico - permette contemporaneamente - evidenzia
                ancora la nota - di esaminare il “fare musica” e di
                analizzare l’evoluzione del sistema economico, sociale e
                produttivo e quindi di percepire le trasformazioni del contesto,
                nel quale la cultura e il modo di vivere della comunità si
                sviluppa».  L’appuntamento “I suoni di una terra”
                vuole essere un “viaggio musicale” nella realtà sarda.
                Durante l’incontro si eseguiranno delle esemplificazioni
                musicali dal vivo (benas, pipiolos, sulittos, trunfa, tumbarinu,
                organetto, serraggia, affuente, etc.) e verranno proiettate
                delle schede audiovisive.  L’incontro sarà condotto da
                Marcello Marras, antropologo, direttore del Centro servizi
                culturali Unla, docente di etnocoreografia della Sardegna nel
                corso di etnomusicologia presso il Conservatorio statale di
                musica “G. P. da Palestrina” di Cagliari. Marras da oltre
                vent’anni conduce ricerche sull’uso della musica e sul fare
                musica in Sardegna. Ha pubblicato “Il ballo a Carnevale, il
                Carnevale è ballo”; “Musica, canti e balli nel Carnevale di
                Aidomaggiore e Ghilarza” e “Un paese in ballo - Danza e
                società nel Carnevale seneghese”, che gli è valso il Premio
                Anci 2004.