SODDÌ.
                Il Tar ha detto «no». E il Consorzio turistico del lago Omodeo
                può spiegare le vele verso la mèta, forte del suo decimo posto
                nella graduatoria regionale, valevole per l’accesso ai
                contributi del Por 2000-2006. Il tribunale amministrativo ha
                infatti respinto la richiesta di sospensiva avanzata alcuni mesi
                fa dal Consorzio “Sa Perda’e Iddocca”, autorizzando
                contestualmente i soggetti beneficiari a procedere con
                l’istruzione dei progetti legati agli interventi di
                valorizzazione in ambito rurale. Il pronunciamento era
                particolarmente atteso dagli amministratori dell’Alto
                Oristanese, che occupando l’ultimo posto utile nella
                graduatoria dei beneficiari, era ritenuto il soggetto
                istituzionale più a rischio. Nel caso in cui il verdetto del
                Tar fosse stato favorevole a “Sa Perda’e Iddocca”
                l’ipotetica rimodulazione della classifica avrebbe con ogni
                probabilità pregiudicato la posizione del Consorzio lacustre,
                passibile di retrocessione. L’ipotesi era stata presa in
                considerazione dagli amministratori dei paesi che ricadono nel
                raggio d’azione del Consorzio Omodeo, che avevano tuttavia
                ostentato fiducia in una decisione positiva.  La prima a
                mostrarsi ottimista era stata Pina Cherchi, sindaco dell’ente
                capofila: «Questa sentenza ci permette di proseguire con la
                procedura burocratica, che ha già raggiunto uno stadio molto
                avanzato.», ha commentato, «Viste le premesse, dubito che una
                volta spesi, la Regione richiederà indietro i soldi.»  Il
                prossimo passaggio obbligato per il consiglio
                d’amministrazione del Consorzio Omodeo sarà l’approvazione
                dei progetti esecutivi elaborati separatamente dai cinque Comuni
                che lo compongono. L’azione finanziata a Soddì, per un
                ammontare di 300mila euro, riguarda il ripristino di sentieri
                rurali destinati all’attività escursionistica. Analoghi
                interventi sono contemplati a Neoneli, Aidomaggiore e Ardauli.
                 Sono cinque, invece, i progetti pubblici appannaggio del
                Comune di Sedilo, che punterà sull’adeguamento funzionale di
                un fabbricato rurale e di un altro immobile di proprietà
                comunale; sulla valorizzazione della piazza parrocchiale, sul
                recupero delle mulattiere e sul restauro conservativo dei
                fontanili, per un totale di spesa superiore agli 800mila euro.
                 A questa cifra si sommano i 275mila euro appannaggio di
                sette operatori privati che provvederanno al restauro
                conservativo di muretti a secco, vaccili e antichi pinneti.
                 Pur non facendo parte del Consorzio Omodeo è in anticipo
                sui tempi il Comune di Norbello - quinto classificato e
                destinatario di 913mila euro - prossimo ad appaltare diversi
                interventi. Maria Antonietta Cossu