AIDOMAGGIORE.
L’iter burocratico subordinato alla costruzione di un secondo
cimitero farà il suo corso e il progetto andrà avanti sino
alla posa dell’ultima pietra. Il sindaco Mariano Salaris
ribatte ai cittadini contrari alla realizzazione dell’opera
pubblica in località “Foghileddu”, spegnendo
definitivamente le speranze di quanti avevano confidato nella
possibilità che la giunta rivedesse le posizioni originali.
Dalla sintetica comunicazione scritta che il capo
dell’esecutivo ha trasmesso ai promotori della protesta si
evince che l’orientamento della prima ora non è affatto
mutato, né cambierà in futuro, dal momento che non
esisterebbero le condizioni oggettive (sia logistiche che di
legittimità) per prendere in considerazione la proposta del
Comitato pontaneo. E malgrado siano in tanti fermamente convinti
che l’ampliamento del camposanto interno all’abitato sia una
valida soluzione da contrapporre alla costruzione di uno nuovo
struttura, per il sindaco questa strada non è percorribile in
alcun modo. A sostegno della tesi, Mariano Salaris adduce una
ragione sostanziale: «La struttura esistente è circondata da
abitazioni private da un lato e dagli alloggi popolari
dall’altro. Se aumentassimo la cubatura invaderemmo la fascia
di rispetto dei 50 metri prevista per le zone B.», spiega, «E
non esiste deroga che ci consenta di eludere questa norma: la
proposta quindi non è attuabile perché non è consentito dalla
legge.» Quindi replica anche al gruppo di opposizione, fautore
di un’interrogazione con la quale chiede conto alla giunta del
perché sia intenzionata a costruire in una zona d’interesse
archeologico e quali siano le autorizzazioni eventualmente
rilasciate da Soprintendenza e Ufficio tutela del paesaggio. Su
questo punto il sindaco s’irrigidisce: «Come può la
minoranza avanzare dubbi riguardo a un sito individuato quando
era alla guida del paese? Ci viene contestata una scelta operata
da loro, che peraltro l’avevano avallata approvando il Puc».
(mac)