23/10/07 - LA NUOVA SARDEGNA - I ribelli ora sono pronti al sì all'Unione

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I ribelli ora sono pronti al sì all'Unione

La Nuova Sardegna — 23 ottobre 2007   pagina 05   sezione: ORISTANO

 SEDILO. Consenso trasversale per l’Unione dei Comuni, che nella seduta civica di ieri ha incassato il favore unanime di maggioranza e opposizione. Con l’approvazione dell’atto costitutivo e dell’ordinamento interno, anche quest’organo collegiale ha archiviato la pratica che rappresenta l’anticamera di una nuova realtà consortile. L’atto finale è imminente: la sottoscrizione del documento che sancirà la fondazione dell’Unione è annunciata per venerdì al centro Servizi Losa (foto).  Un appuntamento che, a giudicare dagli ultimi sviluppi, con tutta probabilità non diserteranno neppure i rappresentanti istituzionali di Soddì, Boroneddu e Tadasuni, che in aperta contestazione con il resto dell’assemblea avevano minacciato di dissociarsi dall’ambito ottimale del Guilcer.  Le ragioni del dissenso nascevano dal timore che il valore attribuito in misura proporzionale al voto potesse penalizzare le municipalità più piccole, strenue sostenitrici del rapporto dell’uno a uno. Ultimamente gli amministratori dei tre centri contigui hanno avanzato la proposta di modificare il peso specifico del voto assegnato a ciascun comune, indicazioni che il resto dell’assemblea ha recepito e ratificato sabato scorso al termine di una tavola rotonda.  In base alle modifiche apportate Ghilarza avrà diciannove decimi di voto anziché venti; Sedilo, Abbasanta e Paulilatino dodici decimi piuttosto che tredici, Norbello e Aidomaggiore mantengono i nove decimi e la quota equivalente spetterà anche a Boroneddu, Tadasuni e Soddì, che in questo modo recuperano due decimi. Con questi presupposti anche i comuni dissenzienti dovrebbero allinearsi al resto dell’assemblea e procedere con le votazioni in seno ai rispettivi Consigli prima dell’adesione formale.  E in vista dell’appuntamento di venerdì non è escluso che si svolgano delle consultazioni per stabilire in via preliminare quali Comuni entreranno in prima battuta a far parte del consiglio d’amministrazione dell’Unione. La candidatura di Ghilarza alla presidenza dell’organo direttivo e la sua permanenza per tutta la durata del mandato appaiono quasi scontate, mentre il ballottaggio riguarderà i centri medi, medio-piccoli e piccoli.  Al primo turno entreranno due comuni a scelta fra Sedilo, Paulilatino e Abbasanta; uno tra Norbello e Aidomaggiore e sempre uno tra Soddì, Boroneddu e Tadasuni.  Le tappe fondamentali del lungo percorso che ha portato alla formazione del sodalizio intercomunale sono state ripercorse ieri in aula. È stato più volte rimarcato l’atteggiamento propositivo che ha contrassegnato il confronto tra i paesi membri dell’Unione e smentiti i presunti tentativi di prevaricazione nei confronti degli enti minori. Il Consiglio si è poi soffermato a lungo sulle prerogative del nuovo organismo sovraterritoriale.  «Permetterà di eliminare quelle sacche di inefficienza che si creano nella gestione dei servizi» ha sostenuto l’assessore Mario Zacchino, che per rispondere alle perplessità manifestate dal consigliere Pino Meloni in ordine ai possibili disagi derivanti dal decentramento dei servizi, ha illustrato attraverso quale modello organizzativo funzionerà l’Unione: «È la formula del back office e del front office - ha chiarito -. Ci sarà una sede centralizzata dove sarà evasa l’intera mole del lavoro amministrativo, ma lo sportello informativo sarà operativo in ciascun comune».  Il consigliere d’opposizione Giovanna Carta e il vicesindaco Giacomo Meloni hanno aggiunto che la razionalizzazione delle risorse economiche e del personale della pubblica amministrazione, oltre che favorire la condivisione e l’ottimizzazione dei servizi, offrono anche opportunità di evitare gli sperperi che in molti casi hanno generato le comunità montane. La discussione si è chiusa con l’approvazione unanime dei servizi individuati per la cogestione: il Suap, la biblioteca e il catasto. Maria Antonietta Cossu

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