02/11/07 - LA NUOVA SARDEGNA - Hanno rimescolato le carte, così l'Unione non aveva più senso.

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«Hanno rimescolato le carte, così l'Unione non aveva più senso»

La Nuova Sardegna — 02 novembre 2007   pagina 06   sezione: ORISTANO

 SEDILO. Da principali imputati ad accusatori. Gli amministratori comunali respingono l’accusa di aver boicottato l’Unione del Guilcer, rifiutandosi di sottoscrivere il protocollo d’intesa: «No, il nostro è stato solo un atto di coerenza e di lealtà istituzionale...». Così la maggioranza guidata da Angelo Putzolu sferra, proprio attraverso le parole del primo cittadino, una dura controffensiva all’indirizzo di coloro che l’hanno additato come principale artefice del fallimento.  Di più: Angelo Putzolu rilancia le accuse e rimprovera alla maggioranza dei sindaci di aver rinnegato gli accordi suggellati dai Consigli comunali, nel preciso istante in cui si erano assunti l’impegno a modificare lo Statuto una volta costituita l’Unione. E in questa particolare circostanza affondano le radici del dissenso, tant’è che il sindaco invita i suoi colleghi di Norbello, Abbasanta, Paulilatino, Tadasuni, Soddì, Boroneddu e Aidomaggiore a riflettere sui risvolti di un provvedimento che vanifica un accordo sul quale fino a pochi giorni prima c’era l’unanime consenso.  Nel difendere le ragioni che all’ultimo momento hanno trattenuto la delegazione sedilese dal sottoscrivere l’atto costitutivo, Angelo Putzolu si dice fermamente convinto di aver impedito che si consumasse una farsa clamorosa: «È sembrato di assistere a una puntata nostrana di “Scherzi a parte” anziché a un solenne momento istituzionale.», commenta sferzante, riferendosi a quanto accaduto lunedì. Per chiarire i contorni della vicenda in cui è maturata la scelta, il sindaco ripercorre a ritroso le fasi più salienti dell’ultimo, concitato periodo: «Il 13 ottobre è stata accolta la proposta di Boroneddu, Tadasuni e Soddì, che sanciva definitivamente l’accordo tra i nove Comuni dell’Ambito ottimale.», dice, «L’intesa verteva sulla proporzionalità delle rappresentanze in seno agli organi dell’Unione e in data 22 ottobre veniva votata all’unanimità dai gruppi consiliari di maggioranza e opposizione di Sedilo».  E secondo la sua versione a quel punto della vicenda sono state rimescolate le carte: «Poco prima di procedere alla firma dell’atto costitutivo il sindaco di Abbasanta dà atto dell’esistenza di un documento stilato e sottoscritto da sette Comuni il 24 ottobre a Norbello, tendente a impegnare i firmatari a modificare lo Statuto entro il 31 dicembre. Qualora la modifica non fosse stata apportata Abbasanta avrebbe lasciato l’Unione, rinnegando di fatto gli accordi faticosamente raggiunti».  Insomma, Sedilo ha detto «no» per ragioni di coerenza. Maria Antonietta Cossu

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