SEDILO.
              Mesi fa l’intraprendenza e l’impegno di cinque Comuni del
              Consorzio turistico Omodeo erano stati in grado di far dirottare
              sul territorio risorse finanziarie vitali per l’attuazione di un
              imponente programma di valorizzazione delle aree rurali.  L’immobilismo
              che attualmente sembra paralizzare la fase procedurale subordinata
              all’avvio dei lavori, rischia invece di vanificare gli sforzi
              congiunti di enti pubblici e soggetti privati. Una task force che
              agli inizi dell’anno è valsa al sodalizio istituzionale un
              contributo di due milioni di euro. Dal momento in cui ai partner
              del progetto è stato notificato lo stanziamento delle dotazioni,
              l’iter ha fatto il suo corso in maniera quasi lineare.  Sul
              rettilineo che porta al primo, fondamentale traguardo, la corsa
              alla posa della prima pietra si è però improvvisamente arenata.
              Il rischio è che se la fase di stallo perdurasse, l’ulteriore
              slittamento dei tempi pregiudicherebbe l’avvio dei cantieri e la
              consegna dei lavori entro i termini prestabiliti.  Nei giorni
              scorsi ha tentato di smuovere le acque il sindaco di Sedilo,
              Angelo Putzolu, che dopo l’ennesimo sollecito indirizzato al
              Comune di Soddì (ente capofila del Consorzio) e del consiglio
              d’amministrazione dell’organo consortile, ha palesato forte
              preoccupazione per i ritardi che si stanno accumulando sulla
              tabella di marcia. L’eventualità paventata dal primo cittadino
              è che se non si corre tempestivamente ai ripari i Comuni di
              Sedilo, Neoneli, Ardauli, Aidomaggiore e Soddì non saranno in
              grado di completare le opere entro il termine dell’agosto 2008.
               «I tempi stanno lievitando e se non saremo in grado di
              rispettare le scadenze ci verranno revocati i fondi - ipotizza il
              capo dell’ esecutivo -. Sarebbe deleterio per i Comuni che hanno
              collaborato alla stesura del programma e, nondimeno, per gli
              operatori agricoli coinvolti nell’iniziativa».  Secondo le
              dichiarazioni del sindaco, questa municipalità ha contribuito in
              misura preponderante al successo del progetto integrato presentato
              dal Consorzio turistico e in virtù di questo apporto a Sedilo è
              spettata oltre la metà del contributo.  Una quota del
              milione e 50mila euro servirà a supportare le iniziative dei
              privati che concorrono agli interventi in ambito rurale;
              un’altra somma verrà investita nella ristrutturazione dell’ex
              casermetta S’Ingraris e un importo altrettanto consistente
              (254mila euro) sarà speso per realizzare il selciato nel cortile
              interno al blocco di edifici pubblici che annovera municipio, sede
              dei barracelli e Servizio sanitario di continuità territoriale.
               In considerazione della portata delle opere
              l’amministrazione non intende lasciarsi sfuggire una simile
              opportunità. Nell’ultima nota inviata a Pina Cherchi,
              presidente del Consorzio, Angelo Putzolu ha chiesto pertanto che
              venissero fornite. «Informazioni riguardanti lo stato
              d’attuazione della pratica e dei lavori in relazione ai progetti
              pubblici e privati presentati, approvati e appaltati» offrendo
              nel contempo la massima disponibilità a collaborare. Maria
              Antonietta Cossu