ORISTANO.
                    Effetto domino, ancora una volta. Il Comune si dimentica
                    di pagare la Aspica-De Vizia, questa non ha i soldi per
                    pagare i lavoratori che, alla fine del giro, sono gli unici
                    a rimanere per davvero a terra. Insomma, si ritorna in pieno
                    clima da emergenza rifiuti e stavolta a farne le spese non
                    c’è solo il capoluogo, ma anche quei centri dell’Alto
                    Oristanese (Ghilarza, Abbasanta, Paulilatino, Norbello,
                    Aidomaggiore, Bonarcado) che usufruivano del servizio che
                    faceva capo alla Comunità montana sono nella stessa
                    situazione finale.
                     I motivi per cui i Comuni non stanno pagando sono
                    però diversi. Ad Oristano la questione è assai misteriosa,
                    ma con tutta probabilità, il problema è legato alla
                    mancanza di fondi nelle casse comunali. Era già successo a
                    dicembre e ora, dopo poco più di un mese e mezzo, la
                    situazione è quella di partenza.
                     Il Comune è debitore di cinque mensilità nei
                    confronti delle ditte Aspica e De Vizia, che gestiscono
                    l’appalto per la raccolta dei rifiuti. La ditta non ha
                    liquidità e quindi lascia i dipendenti a bocca asciutta.
                    Niente stipendi dei mesi di settembre, ottobre, novembre,
                    dicembre e gennaio, ai quali va aggiunta la tredicesima.
                     Lo stesso sta accadendo per alcuni Comuni dell’Alto
                    Oristanese e del Montiferru. Cessata l’attività delle
                    Comunità montane, il servizio dovrebbe essere di competenza
                    dei Comuni. La ditta Sardinia Ambiente però non ha ricevuto
                    il compenso e a farne le spese è come al solito l’anello
                    debole della catena, ovvero i lavoratori.
                     Ce n’è a sufficienza perché la protesta monti. I
                    risultati dello stato di agitazione sono già visibili per
                    le strade del capoluogo, ma stavolta non ci si fermerà a
                    questo. Il segretario della Cgil funzione pubblica, Piero
                    Medde, ha infatti comunicato di aver attivato la procedura
                    ammiunistrativa di conciliazione e che i lavoratori
                    chiederanno all’amministrazione comunale il pagamento
                    diretto degli stipendi, saltando così l’intermediazione
                    della Aspica-De Vizia.
                     Sul versante nord del problema, il rebus sembra
                    altrettanto inestricabile. Probabilmente si tratta di una
                    questione di rimpallo di competenze, nel senso che nessuno
                    sa esattamente chi deve far fronte alla spesa. Dovrebbe
                    toccare ai Comuni interessati, che però non avrebbero
                    ancora dato l’autorizzazione ad effetuare il pagamento
                    alla Sardinia Ambiente. I lavoratori stanno alla finestra,
                    ma non da spettatori. Già stamattina alle sei, nella zona
                    di S’Arenarzu a Ghilarza, si tiene un’assemblea con la
                    Cgil. (e.c.)