MACOMER. San Martino: ogni mosto è vino. Anche a Macomer da
qualche anno a questa parte la produzione di vino comincia a
distinguersi per la buona qualità. «Se torniamo indietro
di qualche decennio - dice Luigi Secci, Agronomo, Enologo e
Sommelier -, constatiamo che a Macomer, ma anche in altri
centri dell’isola, non c’era un vero e proprio lavoro
volto alla produzione del vino. Il tempo che veniva dedicato
alla vigna era quasi sottratto alle altre attività della
campagna. Inoltre, l’uvaggio, spesso non veniva fatto tra
uve complementari. Pertanto, il prodotto risultava di scarsa
qualità». Da una ventina d’anni a questa parte,
anche grazie ai corsi promossi dall’Ersat e dalla Comunità
Montana volti a chi era interessato a migliorare la qualità
della propria produzione, c’è stata una vera e propria
inversione di tendenza. «La zona che guarda verso Borore e
Birori (Orosai) - precisa Secci - è tra quelle a maggior
vocazione vitivinicola. Molti produttori, incoraggiati dai
buoni risultati ottenuti, hanno cominciato a muovere i primi
passi verso la commercializzazione del prodotto locale.
Molte delle uve che vengono vinificate in questo territorio
- precisa Secci - non sono autoctone. Questo perché non
tutte le viti sono adatte ad essere coltivate nei terreni
del nostro territorio. Insieme al Pascale, al Cannnau e al
Muristellu, oggi si coltivano viti importate, quali:
Carignano, Monica, Vermentino e Cabernet. Una qualità di
viti particolarmente robuste, che bene si sono adattate al
nostro clima». A dimostrare l’antica comparsa della
vite nella storia e in Sardegna basta citare il rinvenimento
fatto nelle campagne di Aidomaggiore: tracce di un pasto in
cui figuravano resti di uva (Cannonau?). Pare che la
“vitis vitifera”, fosse presente nel nostro pianeta sin
dai tempi preistorici e e crescesse spontaneamente ben 50
milioni di anni fa. Il vino, poi, è citato in tutte le
culture e religioni come una bevanda gradita alle divinità.
Attualmente, purtroppo, al consumo esagerato che molte
persone ne fanno, si devono anche diversi problemi che
assillano il territorio. Il vino deve essere apprezzato per
conoscerne le qualità. Troppo spesso, con superficialità,
gli vengono attribuite responsabilità che sono
esclusivamente di chi non sa consumarlo nel modo giusto. - Piero
Marongiu