16/11/08 - LA NUOVA SARDEGNA - Produzione del vino, un'annata di qualità

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Produzione del vino, un'annata di qualità

la Nuova Sardegna — 16 novembre 2008   pagina 12   sezione: NUORO

  MACOMER. San Martino: ogni mosto è vino. Anche a Macomer da qualche anno a questa parte la produzione di vino comincia a distinguersi per la buona qualità. «Se torniamo indietro di qualche decennio - dice Luigi Secci, Agronomo, Enologo e Sommelier -, constatiamo che a Macomer, ma anche in altri centri dell’isola, non c’era un vero e proprio lavoro volto alla produzione del vino. Il tempo che veniva dedicato alla vigna era quasi sottratto alle altre attività della campagna. Inoltre, l’uvaggio, spesso non veniva fatto tra uve complementari. Pertanto, il prodotto risultava di scarsa qualità».  Da una ventina d’anni a questa parte, anche grazie ai corsi promossi dall’Ersat e dalla Comunità Montana volti a chi era interessato a migliorare la qualità della propria produzione, c’è stata una vera e propria inversione di tendenza. «La zona che guarda verso Borore e Birori (Orosai) - precisa Secci - è tra quelle a maggior vocazione vitivinicola. Molti produttori, incoraggiati dai buoni risultati ottenuti, hanno cominciato a muovere i primi passi verso la commercializzazione del prodotto locale. Molte delle uve che vengono vinificate in questo territorio - precisa Secci - non sono autoctone. Questo perché non tutte le viti sono adatte ad essere coltivate nei terreni del nostro territorio. Insieme al Pascale, al Cannnau e al Muristellu, oggi si coltivano viti importate, quali: Carignano, Monica, Vermentino e Cabernet. Una qualità di viti particolarmente robuste, che bene si sono adattate al nostro clima». A dimostrare l’antica comparsa della vite nella storia e in Sardegna basta citare il rinvenimento fatto nelle campagne di Aidomaggiore: tracce di un pasto in cui figuravano resti di uva (Cannonau?). Pare che la “vitis vitifera”, fosse presente nel nostro pianeta sin dai tempi preistorici e e crescesse spontaneamente ben 50 milioni di anni fa. Il vino, poi, è citato in tutte le culture e religioni come una bevanda gradita alle divinità. Attualmente, purtroppo, al consumo esagerato che molte persone ne fanno, si devono anche diversi problemi che assillano il territorio. Il vino deve essere apprezzato per conoscerne le qualità. Troppo spesso, con superficialità, gli vengono attribuite responsabilità che sono esclusivamente di chi non sa consumarlo nel modo giusto. - Piero Marongiu

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