08/12/09 - L'UNIONE SARDA: - "Ho solo difeso quelle ragazze", il racconto di Antonio Canopia accoltellato nel treno

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In carcere Salvatore Selis, ex capo ultrà della Tharros. Antonio Canopia è ancora in prognosi riservata.

«Ho solo difeso quelle ragazze»

Il racconto del muratore accoltellato in treno

Martedì 08 dicembre 2009.

Il muratore di Aidomaggiore: "disturbava delle ragazze, gli ho detto di smetterla e mi ha accoltellato". Con un livido gigante che copre mento e labbra è difficilissimo parlare. Antonio Canopia, immobilizzato dai dolori sul lettino del reparto di chirurgia, non riesce a trattenere la rabbia: «Perché era in giro un uomo così violento? Perché era libero di salire sul treno e disturbare le persone che viaggiavano tranquillamente?».
L'uomo a cui si riferisce è Salvatore Selis, l'ex capo ultras della Tharros che domenica pomeriggio ha rischiato di ucciderlo con una coltellata all'addome.

IL RACCONTO I due neppure si conoscevano, viaggiavano sullo stesso vagone del treno diretto a Cagliari e poco dopo la partenza c'è stato un parapiglia finito nel sangue. «Stava importunando alcune ragazze, io gli ho detto di smetterla e mi ha aggredito - racconta il muratore di Aidomaggiore - Si è girato come una furia e si è scagliato contro di me con violenza». Salvatore Selis evidentemente non ha gradito il rimprovero ed è passato subito alle mani. «Mi ha dato una testata, io ho reagito e gli ho dato un pugno. Pensavo finisse lì e invece ha tirato fuori un coltello e mi ha colpito in pieno». Poi il sangue, i dolori, le urla, i soccorsi e l'arrivo dei carabinieri. Il treno, partito da appena cinque minuti dalla stazione di Oristano, è stato bloccato alla periferia di Santa Giusta: Antonio Canopia è stato accompagnato al pronto soccorso e “Anima nera”, come conoscono gli oristanesi Salvatore Selis, è stato bloccato e ammanettato. Poco dopo è stato accompagnato in caserma ed è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio: in serata è tornato in piazza Manno, da dove era uscito da poco più di una settimana. «Le ragazze che se si sono trovate di fronte quell'uomo non sapevano più cosa fare e per questo sono intervenuto. Gli ho solo detto di smetterla e sono stato aggredito. Mi chiedo solo perché fosse a spasso liberamente».

L'AGGRESSIONE Salvatore Selis doveva incontrare un gruppo di tifosi del Cagliari che stavano per rientrare in Sardegna da Palermo. Antonio Canopia invece doveva raggiungere un ospedale del capoluogo per alcune visite. Poco dopo la partenza del treno ci sono stati i primi problemi: le ragazze che viaggiavano nello stesso scompartimento di Selis hanno chiesto aiuto e il muratore di Aidomaggiore è intervenuto per difenderle. Ed è stato aggredito. La coltellata gli ha provocato una ferita all'addome e i medici del San Martino lo hanno sottoposto a un delicato intervento chirurgico: la prognosi è riservata, ma le sue condizioni di salute sono migliorate nel corso della notte e i medici hanno disposto il trasferimento nel reparto di chirurgia. I carabinieri di Santa Giusta, Riola e del Nucleo radiomobile hanno invece arrestato Salvatore Selis.

                                                                                                                    NICOLA PINNA

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