Il
                    muratore di Aidomaggiore: "disturbava delle ragazze,
                    gli ho detto di smetterla e mi ha accoltellato". Con
                    un livido gigante che copre mento e labbra è difficilissimo
                    parlare. Antonio Canopia, immobilizzato dai dolori sul
                    lettino del reparto di chirurgia, non riesce a trattenere la
                    rabbia: «Perché era in giro un uomo così violento? Perché
                    era libero di salire sul treno e disturbare le persone che
                    viaggiavano tranquillamente?».
                    L'uomo a cui si riferisce è Salvatore Selis, l'ex capo
                    ultras della Tharros che domenica pomeriggio ha rischiato di
                    ucciderlo con una coltellata all'addome.
                    
                    IL RACCONTO I due neppure si conoscevano, viaggiavano
                    sullo stesso vagone del treno diretto a Cagliari e poco dopo
                    la partenza c'è stato un parapiglia finito nel sangue. «Stava
                    importunando alcune ragazze, io gli ho detto di smetterla e
                    mi ha aggredito - racconta il muratore di Aidomaggiore - Si
                    è girato come una furia e si è scagliato contro di me con
                    violenza». Salvatore Selis evidentemente non ha gradito il
                    rimprovero ed è passato subito alle mani. «Mi ha dato una
                    testata, io ho reagito e gli ho dato un pugno. Pensavo
                    finisse lì e invece ha tirato fuori un coltello e mi ha
                    colpito in pieno». Poi il sangue, i dolori, le urla, i
                    soccorsi e l'arrivo dei carabinieri. Il treno, partito da
                    appena cinque minuti dalla stazione di Oristano, è stato
                    bloccato alla periferia di Santa Giusta: Antonio Canopia è
                    stato accompagnato al pronto soccorso e “Anima nera”,
                    come conoscono gli oristanesi Salvatore Selis, è stato
                    bloccato e ammanettato. Poco dopo è stato accompagnato in
                    caserma ed è stato arrestato con l'accusa di tentato
                    omicidio: in serata è tornato in piazza Manno, da dove era
                    uscito da poco più di una settimana. «Le ragazze che se si
                    sono trovate di fronte quell'uomo non sapevano più cosa
                    fare e per questo sono intervenuto. Gli ho solo detto di
                    smetterla e sono stato aggredito. Mi chiedo solo perché
                    fosse a spasso liberamente».
                    
                    L'AGGRESSIONE Salvatore Selis doveva incontrare un
                    gruppo di tifosi del Cagliari che stavano per rientrare in
                    Sardegna da Palermo. Antonio Canopia invece doveva
                    raggiungere un ospedale del capoluogo per alcune visite.
                    Poco dopo la partenza del treno ci sono stati i primi
                    problemi: le ragazze che viaggiavano nello stesso
                    scompartimento di Selis hanno chiesto aiuto e il muratore di
                    Aidomaggiore è intervenuto per difenderle. Ed è stato
                    aggredito. La coltellata gli ha provocato una ferita
                    all'addome e i medici del San Martino lo hanno sottoposto a
                    un delicato intervento chirurgico: la prognosi è riservata,
                    ma le sue condizioni di salute sono migliorate nel corso
                    della notte e i medici hanno disposto il trasferimento nel
                    reparto di chirurgia. I carabinieri di Santa Giusta, Riola e
                    del Nucleo radiomobile hanno invece arrestato Salvatore
                    Selis.
                                                                                                                                       
                    NICOLA
                    PINNA