Accolte
                    per intero le richieste dell'accusa: accusati di
                    coltivazione illecita di canapa indiana, Gianni Nieddu, 40
                    anni, originario di Sedilo e residente ad Assemini, Riccardo
                    Trincas, di Assemini, e Giuseppe Dessì, di Decimoputzu,
                    entrambi trentenni, sono stati condannati. Ieri il Gup del
                    Tribunale Mauro Pusceddu ha inflitto al primo quattro anni e
                    due mesi di reclusione e una multa di ventimila euro, a
                    Trincas quattro anni e 18 mila euro e a Dessì cinque anni e
                    sei mesi e ventimila euro di multa.
                    A ricostruire la vicenda in aula, culminata lo scorso aprile
                    con l'arresto dei tre giovani, era stato lo scorso 20
                    novembre il procuratore Andrea Padalino Morichini.
                    L'inchiesta era partita dalla Procura della Repubblica di
                    Cagliari che seguiva da tempo i movimenti degli imputati: i
                    carabinieri bloccarono prima Riccardo Trincas nelle campagne
                    di Aidomaggiore, mentre Gianni Nieddu e Giuseppe Dessì si
                    erano dati alla fuga; successivamente, nelle campagne del
                    Cagliaritano, vennero rintracciati e ammanettati. In un
                    ovile i carabinieri avevano trovato una coltivazione di un
                    centinaio di piantine di marijuana: la stalla era stata
                    trasformata in una serra realizzata con sistemi sofisticati,
                    con tanto di rete elettrica con lampade per il
                    riscaldamento, ma anche con collegamento idrico per
                    innaffiare quotidianamente le piante. A quel punto Trincas
                    era stato arrestato in flagranza, mentre gli altri due
                    giovani, saliti a bordo di un'auto, si erano dileguati in
                    mezzo alla campagna; subito dopo erano stati fermati anche
                    loro. L'udienza di ieri si è aperta con le arringhe dei
                    difensori: respingendo le accuse, gli avvocati Antonello
                    Spada e Michele Serra (per Trincas) hanno, in particolare,
                    sottolineato che durante le indagini era stato dato per
                    scontato che quella fosse una coltivazione di cannabis
                    indica, senza che fossero state compiute analisi; né
                    sarebbe stato accertato il principio di offensività. Gli
                    avvocati Anna Maria Busia (per Nieddu) e Erica Dessì (per
                    Dessì) hanno invece negato che quella fosse una serra:
                    secondo i due difensori, era stata allestita una struttura
                    per l'allevamento di maiali. ( pm )