12 maggio 2011 - ABBASANTA. Atto
d'imperio del sindaco, che per scongiurare il
rischio di un'eventuale emergenza ambientale ha
intimato al gestore del servizio di raccolta
domiciliare dei rifiuti di provvedere al ritiro
della spazzatura fino a nuove disposizioni. Il
provvedimento cautelativo è scattato a seguito
della comunicazione da parte della Sitek srl
dell'intenzione d'interrompere la prestazione
d'opera. Nella notifica trasmessa l'11
aprile, l'impresa rende note le sue ragioni,
dettate dalle restrizioni della normativa che
impedisce alle imprese di partecipare a nuove gare
d'appalto per lo stesso committente nel caso in
cui stiano operando in regime di proroga.
L'accordo bilaterale tra l'ente locale e il
gestore è scaduto la scorsa estate e, dal momento
che l'Unione dei Comuni del Guilcer non ha ancora
attivato l'iter formale per la gestione associata
del servizio, il Comune di Abbasanta si appella al
rispetto delle clausole contrattuali che obbligano
il contraente a operare senza soluzione di
continuità fino all'espletamento di una nuova
procedura di appalto. Nell'atto firmato da
Stefano Sanna si fa cenno alle condizioni
stabilite nella convenzione sottoscritta nel 2004
dalla Comunità montana del Barigadu e dalla ditta
Sardinia Ambiente. Quando l'ente montano è stato
soppresso, le competenze in materia di gestione
dei rifiuti sono passate al Comune di Abbasanta.
A un certo punto la partita è passata alla
società Sitek di Cagliari, che nel giugno del
2009 è subentrata alla Sardinia Ambiente. Secondo
la ricostruzione fatta nell'ordinanza, la Sitek ha
assunto contestualmente tutti gli oneri a carico
del gestore uscente. Un mese fa, però, è
arrivato l'inaspettato dietro front. Pur
ritenendo legittime le remore dell'impresa, il
sindaco sostiene che la Sitek abbia «Sottoscritto
l'impegno di effettuare in regime di proroga la
raccolta integrata dei rifiuti sino all'assunzione
del servizio da parte della ditta subentrante».
Una battuta d'arresto ora, con il
progressivo aumento delle temperature,
determinerebbe «Una condizione di assoluta
precarietà e di rischio sotto il profilo igienico
sanitario con conseguente pregiudizio alla salute
pubblica e all'ambiente». La situazione
contingente, che si estenderebbe anche ai comuni
di Norbello, Ghilarza, Paulilatino e Aidomaggiore,
ha imposto quindi il provvedimento coercitivo con
il quale si ordina all'impresa di effettuare la
raccolta integrata dei rifiuti, fino a che
l'Unione del Guilcer non manderà in porto
l'appalto del servizio, di cui sono in fase di
stesura progetto e capitolato, pronti forse entro
maggio.