AIDOMAGGIORE carnevale 2007
domenica 11 febbraio: trasferta a Cagliari  - foto di Giovanna Colomo e Corrado Polarchi,   Saverio Ara e Adriano Masia.   Note di Adriano Masia                  
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Nel pomeriggio di domenica 11 febbraio, come da appuntamento, ci siamo ritrovati, con un folto gruppo di aidomaggioresi, a Cagliari, per partecipare ad una sfilata delle maschere tradizionali della Sardegna. Aidomaggiore presentava le sue tradizionali maschere del lunedì, di bianco “a lenzolu”, e quelle del martedì, ossia di nero (che simboleggiano il lutto per l’imminente fine del carnevale). Il tutto, naturalmente accompagnato dalla nostra “cointrotza”, il nostro bellissimo ballo, interpretato da Tino Barranca e Giuseppe Corda all’organetto (a turno), e da Attilio Licheni al triangolo e Tino Medde al tamburo.
 La via Sassari era il punto di partenza della sfilata, dopodiché si imboccava il largo Carlo Felice, verso il porto. Qui, la coreografia era piuttosto suggestiva ed emozionante visto che sfilavamo letteralmente tra due ali di folla. La via, con il mare che faceva da sfondo, era infatti gremita di persone che arrivavano da tutta l’isola.
A fine sfilata inoltre, dopo che il nostro sindaco li presente con noi ha doverosamente ringraziato Ottavio Nieddu sia per l’invito che per gli elogi verso il gruppo del nostro paese, quest’ultimo ci ha invitato ad esibirci in una cointrotza che alla fine ha coinvolto praticamente tutta la piazza.
È stata una bella manifestazione e soprattutto un’importante vetrina, soprattutto per piccole realtà come le nostre, in una manifestazione che vedeva i più famosi carnevali sardi in rassegna, attraverso maschere quali i Mamuthones di Mamoiada, i Merdules & Boes di Ottana e tanti altri.
Nel frattempo però il pensiero tornava ad Aidomaggiore, da cui ogni tanto avevamo le notizie del gruppo non poi così piccolo rimasto per rendere onore al nostro carnevale vero e proprio.
Ora, come dice www.aidomaggiore.com, (clicca per visualizzare) bisogna impegnarsi per fare in modo da superare i problemi dovuti alla concomitanza degli avvenimenti, ossia cercare di poter fare sia il carnevale in paese che continuare a farlo conoscere dappertutto, visto che entrambe le cose sono importantissime.

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