- AIDOMAGGIORE carnevale 2010 
raccontato da Davide Carta e dalle sue foto scattate mercoledì 17 febbraio       
le foto si  possono ingrandire
                  
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Carnevale breve quest’ anno ad Aidomaggiore. Solo pochi giorni hanno permesso lo svolgimento dei festeggiamenti in onore di "Zorzi" Re del Carnevale. 
Il suono unico dell’ organetto, del triangolo e de "su tumbarinu" hanno aperto le danze a partire da Domenica 24, quando un ristretto gruppo ha percorso le principali vie del paese per riunirsi poi in "su Carruzu" fino a tarda sera.Poca partecipazione ma il tanto giusto per avvertire la popolazione che il Carnevale ha avuto inizio. Partecipazione maggiore il 31 gennaio seconda Domenica di Carnevale animata da un gruppo più numeroso di persone fino ad arrivare a Domenica 7 febbraio terza domenica di Carnevale che, come possono dimostrare le foto, è stata maggiormente sentita dalla popolazione aidomaggiorese.
A far da padroni l’ 11 febbraio sono stati i bambini che in onore del giovedì grasso hanno festeggiato presso il Centro di Aggregazione Sociale con il tradizionale "Ballo del Bambino".
I festeggiamenti sono poi proseguiti Domenica 14 febbraio vera Domenica di Carnevale. Dalle 16.30 in poi in "Su Carruzu" si è riunito un gran numero di persone rispetto alle giornate precedenti, forse perché anche quest’anno l’ Associazione Turistica Pro Loco ha voluto deliziarci con i tipici dolci carnevaleschi e con il buon vinello aidomaggiorese. Per proseguire la serata in allegria un gruppo spontaneo ha organizzato per tutta la popolazione un ballo in maschera presso l’ex circolo ARCI con tanto di trofeo per la maschera più simpatica (per i bambini) e per la maschera più bella (per i grandi). Il premio "maschera più simpatica" è stato conferito al piccolo Gabriele Caterinangeli, vestito da scienziato pazzo, mentre il premio "maschera più bella" è stato conferito a Gianmichele Piras nei panni di "Capitan Ventosa".
Il gruppo spontaneo ha voluto offrire ai partecipanti un ricco buffet di pizzette, tramezzini, panini, patatine, vino e bibite varie. 
Il lunedi e il martedi di Carnevale è stato all’ insegna della tradizione. Alcuni componenti del Gruppo Folk "Sa Cointrotza" hanno voluto animare le due serate vestiti con gli antichi e tradizionali costumi carnevaleschi paesani. Il lunedì vestiti in bianco "a lenzolu" in segno di festa, e il martedì vestiti in nero con gonna, scialle e fazzoletto come segno di lutto per la fine del Carnevale. Arricchimento importante per i costumi sono le antichissime maschere "caritt’e monza" riscoperte pochi anni fa e pubblicizzate anche in alcune importanti sfilate dell’ isola.
Anche in questi due giorni la Pro Loco ha offerto a tutti gustosi fatti fritti, lorighittas, rujolos, cannoli alla crema, zeppole e bibite varie. A scrutare il gruppo festante sono stati gli occhi del fantoccio Giorgio che dopo aver assistito al canto de "Sa Laude de Carrasegare" è stato brutalmente processato e condannato al rogo chiudendo così le porte del Carnevale.
Altra giornata all’ insegna della tradizione è stata mercoledì delle Ceneri (al quale si riferiscono le immagini riportate in questa pagina) dove gli uomini vestiti di nero e con il viso tinto dal sughero bruciato girano per le case del paese piangendo e disperandosi a causa della morte di "Zorzi" alla ricerca di uova, latte, farina e di tutto ciò che può occorrere per far cucinare alle donne "sas zippulas", le frittate che verranno poi consumate tutti insieme presso il Circolo ARCI. 
Ringraziando la Pro Loco e tutti coloro che hanno voluto partecipare alle giornate per tenere vive le nostre tradizioni vi saluto calorosamente.        
                                    Davide Carta

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