Questa
sera (29 Agosto) alle h. 19 si è svolta l’assemblea popolare
sul progetto Nuovo Cimitero.
Ho partecipato con interesse di cittadina per conoscere
maggiormente i problemi legati alla sua realizzazione e ciò che
ne ho dedotto è che le
polemiche e le divergenze che non cercano un punto d’incontro,
ma rimangono arroccate su se stesse
appaiono inutili e dannose, perché non risolvono il problema.
Eppure un confronto serio nel merito del problema e delle scelte
chiare aprirebbero prospettive che a mio avviso sarebbero in
grado di rendere questa nuova infrastruttura accetta per tutti.
Quello che è emerso è una contrapposizione fra diverse parti
che rischia di alimentare una conflittualità incomprensibile, e
tanta confusione sul perché sia più giusto un nuovo cimitero o
sul perché sia più giusto un ampliamento di quello esistente.
Io sono favorevole alla costruzione di un nuovo cimitero
perché un paese che vive nel terzo millennio non può
arroccarsi su posizioni ormai desuete nel mondo moderno. Non esistono al mondo problemi logistici, strutturali ed anche
economici che non possano essere risolti, ma questo è compito
di qualsiasi Amministrazione Comunale, non di un’assemblea
popolare.
Pur rispettando la posizione di chi è favorevole all’ampliamento,
non si può eternamente ampliare una vetusta costruzione
lasciando ai posteri, fra venti o trent’anni, il compito di
risolvere il problema, che come abbiamo saputo stasera si
trascina ormai da trentacinque anni, e la dice lunga su quello
che sarà il futuro, se si continua su queste basi.
Inoltre un nuovo ampliamento, come si è dichiarato stasera, pur
accontentando molti reca svantaggi a coloro che vivono nei
pressi della struttura, deprezzandone le case o impedendone la
ristrutturazione secondo i propri desideri, e questo non sarebbe
giusto perché tutti godiamo degli stessi diritti e doveri.
Certo è che anche le nuove disposizioni di legge consentono di
esumare i propri cari dopo trent’anni e così ovviare alla
carenza di posti, ma ci si è chiesti se i parenti dei cari
estinti sono o sarebbero d’accordo sulla loro esumazione?
Certo io non lo sarei, e ho capito che molti non lo sarebbero. E
allora cosa succederebbe? Faremmo
un’altra assemblea?
Risolviamo il nostro problema oggi e consegniamo ai nostri figli
un paese moderno, al passo con i tempi.
Vorrei, infine, confidarvi un segreto che segreto non è e
risolverebbe il problema: vorrei, spero un giorno molto molto
lontano, essere cremata, perciò qualunque sarà la soluzione di
questo problema, la mia piccola teca potrà essere inumata sia
nel vecchio che nel nuovo(?) cimitero, oppure ovunque i miei
familiari vorranno, ma tanto so già che non mi daranno retta, e
il mio corpo subirà ciò che più temo: la decomposizione, e
non potrò neanche protestare, “peccato!!!”.
Comunque il mio desiderio è che si trovi una soluzione che
possa essere condivisa da tutti, e possiamo vivere in quell’armonia
che questo paese con il verde incontaminato che lo circonda ci
ispira e ci trattiene a vivere qui.
Adele Virdis
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