In ricordo di ANTONIO MUREDDU 
nato a Aidomaggiore il 16 gennaio 1942
e morto  il 24 maggio 2004

indici:  generale  - Aidomaggioresi illustri 
Come lo ricorda Giovanni Perria
Alcuni versi di Antonio dedicati al fratello Celestino
Alcuni versi di Celestino dedicati ad Antonio
Come lo ricorda Giovanni Antioco Mura
Antonio nei suoi balli
 foto: rassegna dell’organetto  -  gruppo folk sedilo

Gli etnomusicoloci Marcello Marras e Jacob Bernard hanno così ricordato Antoni:
Tra i numerosi suonatori di organetto, fisarmonica cromatica e semi-diatonica che il paese di Aidomaggiore può annoverare è presente la figura di Antonio Mureddu.
Nato nel paese del Guilcier il 16 gennaio 1942 e morto prematuramente all'età di 62 anni il 24 maggio del 2004, ha iniziato a suonare da bambino e dall'età di nove anni, contattato dai comitati, ha varcato i confini del paese per esibirsi in altri centri della zona.
Antonio Mureddu era l'ultimo suonatore semiprofessionista di Aidomaggiore, cioè, alla sua principale attività che si svolgeva nel mondo agro-pastorale, affiancava quella di suonatore. Spesso, con la sua semidiatonica, è stato protagonista delle feste di Aidomaggiore e di numerosi paesi del Ghilarzese, del Barigadu, del Nuorese, e del Marghine. Inoltre, ha accompagnato diversi gruppi folk legando il suo nome in particolare al gruppo di Sedilo. Oltre alle danze tradizionali e a sos ballos civiles (valzer, tango e mazurca), accompagnava gare a chitarra.
Ascoltando le esecuzioni di Antoni Mureddu si individua immediatamente la matrice aidomaggiorese, cioè lo stile tipico di questo paese, che ha influenzato notevolmente i suonatori di tutta la zona. All'interno di questo stile, acquisito quasi inconsapevolmente vivendo con la propria comunità, emerge su trazu de Antoni, cioè una brillante tecnica personale e delle picchiadas (le frasi musicali) ritmicamente estremamente curate e precise, come si può notare dall'ascolto dei suoi balli: su passu, sa dantza, s'intibìdu, su ballu antigu, su ballu campidanesu, su ballitu e sa mufolina. Antonio suonava anche sa Cointrtza (il ballo del carnevale di Aidomaggiore suonato dal trio strumentale formato dalla fisarmonica semi-diatonica, il triangolo e il tamburo), però in questo caso - come si deve - era fedele alla struttura abbastanza fissa di questa danza, in un profondo rispetto di quello che è considerato da tutti il ballo della Comunità e dove neanche su trazu del suonatore deve prevalere su uno stile che non è del singolo ma della collettività.

indici:  generale  - Aidomaggioresi illustri