La e-mail di Marinella: leggo sul sito
l’organizzazione della festa…e io invece ho già festeggiato
sabato 13 gennaio.
Ormai da diversi mesi vivo a Rocca di Papa (Castelli romani) e
sempre a Rocca vive anche Erili, la mia cavallina un po’ matta.
Questa piccola digressione sul mio domicilio è solo per raccontarvi
che qui S. Antonio si festeggia si con i fuochi (che non possono
competere con i nostri però!!), con la polenta (immancabile da
queste parti in inverno!) e con tanto vino (cambiano i paesi ma le
abitudini sono le stesse!!) ma anche con la benedizione degli
animali.
Il maneggio che ospita Erili e di cui orami faccio parte da diversi
anni, organizza una vera e propria processione con carri decorati
trainati da piccoli pony o da grandi ed imponenti murgesi e con
tutti cavalli del maneggio che, più o meno tranquilli si dirigono
per le strade del paese fino alla chiesa per la benedizione.
Mentre ero li tranquilla ad aspettare il mio turno pensavo a quanto
mi sarebbe piaciuto fare la stessa cosa in paese; una messa dedicata
solo agli animali (non c’erano solo cavalli, ma anche dei
vitellini, conigli, cani)…dal momento che, come racconta la
tradizione, è grazie ad un animale (un maiale o un cinghiale a
seconda del periodo storico) che S. Antonio riuscì a rubare il
fuoco dall’inferno.
Il mio vuole essere un semplice suggerimento per rendere ancora più
partecipe tutto il paese ad una festa che ha sempre avuto, almeno ai
miei occhi, un fascino molto particolare.
Un saluto da chi non hai mai scordato le sue origini.
Marinella Marras
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