La
5a Rassegna dell' Organetto 2008, in memoria di Pedru
Procu, Zizi Barranca, Finanzelu Mura, Antoni Mureddu, Zuanni
Masia e Mauru Salaris, č iniziata nel Centro di Aggregazione
Sociale, con il saluto del sindaco, al quale č seguito un
importante convegno sulla danza e la musica popolare sarda: in
particolare "Sa Cointrotza" di Aidomaggiore.
Ha dato inizio al convegno Ottavio Nieddu presentando e
ringraziando i relatori. Antonio Luiu, demoetnoantropologo, e
ricorda ai presenti l'importanza della musica sarda al giorno
d'oggi caduta quasi nel dimenticatoio ma ancora viva e vegeta
nel paese di Aidomaggiore. ha ricordato inoltre la
strumentazione musicale paesana: l'organetto, la fisarmonica, il
triangolo ed il tamburo fondamentali per scandire i tempi del
ballo tipico ed unico de "Sa Cointrotza".
Aidomaggiore č giudicato da tutti i relatore presenti l'esempio
di come tradizione e modernitą possano coesistere, si č
riscoperta infatti l'antica maschera "caritta e monza"
frutto di molti studi e accurate ricerche.
Marcello Marras, antropologo, riporta la sua esperienza di
studio concentrata sul paese di Aidomaggiore, evidenziando
l'importante concentrazione di suonatori in percentuale al
ridotto numero di abitanti e la fondamentale importanza che il
tamburo ricopre per lo svolgimento del Carnevale. Marcello ha
mostrato inoltre una dettagliata, lunga e complicata
registrazione video sulla costruzione del tamburo effettuata da
Tiu Pedru Medde.
Giacomo
Serreli ha invece riportato la sua esperienza da giornalista e
musicologo ricordando come Aidomaggiore č riuscito a mantenere
viva, con autentica naturalezza le sue antiche tradizioni. Ha
parlato inoltre della fisarmonica e dell'organetto e di come
questi due strumenti conosciuti in tutto il continente si sono
ben radicati nell'isola sarda e ad Aidomaggiore.
Pino Gala, ricercatore ed etnocoreologo, esamina invece
l'inimitabile ballo de "Sa Cointrotza" , un' antica
danza che per essere compresa č opportuno smontare fino ad
arrivare ai piccoli dettagli. Essa nasce spontanea nella
popolazione aidomaggiorese ed ipotizza che il suo nome
significhi "coda intrecciata", appunto il suo
svolgimento che da vita ad una serpentina umana. "Sa
Cointrotza" č inoltre uno dei pochi balli sardi che oltre
all'uso degli arti inferiori,
utilizza anche l'uso degli arti superiori, donando a colui che
apre la danza, il ruolo importante di condurre il resto dei
ballerini. Oltre alla proiezione di spezzoni video
rappresentanti il Carnevale aidomaggiorese e altre tradizioni
sarde Pino e tutti i relatori hanno salutato e ringraziato tutti
i partecipanti, l'Amministrazione Comunale, e la Pro
Loco. |
|