Nell'ultimo periodo sono
state dedicate molte pagine ai lavori che in questo periodo si stanno
svolgendo ad Aidomaggiore. In particolare voglio riferirmi a quelle
relative alla bitumatura delle strade del centro abitato dalle quali si
rileva che i lavori sono stati completati nel giro di una quindicina di
giorni tant'è che Giovanni Battista Piras ha colto l'occasione per
ricordare l'avvenimento con una sua poesia (clicca
per visualizzare). Questo oggigiorno è normale in considerazione dei
mezzi meccanici disponibili. Nel 1902, invece, le cose erano molto
diverse. Ho visionato alcune deliberazioni in merito proprio al "selciamento
del popolato" e di seguito ne trascrivo due riservandomi di ritornare
prossimamente sull'argomento riportando le altre. Infatti questa storia è
iniziata nel 1902 ed è andata avanti fino al 1911 e forse anche oltre. Le
deliberazioni del Consiglio Comunale di Aidomaggiore sono le seguenti:
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Deliberazione
del Consiglio Comunale di Aidomaggiore n. 38 in sessione ordinaria l’anno 1902
addì 18 del mese di novembre nel Comune di Aidomaggiore e nella
solita sala delle adunanze. A seconda del rimando della seduta precedente,
si è congregrati in seduta pubblica.
Il Consiglio di questo Comune sotto
la presidenza dell’Assessore anziano sig. Ara Salvatore e con
l’intervento dei signori Consiglieri Camboni Costantino, Pala Pietro,
Putzulu Antonio Andrea, Pala Salvatore, Mura
Salvatore, Sigurani Carlo, Marras Andrea, Stara Antonio, Masia
Giuseppe, Masia Giovanni Antonio, Ziulu Giuseppe Luigi e Pala Giovanni e
con l’assistenza del Segretario Comunale sottoscritto, il Signor
Presidente, essendo legale l’adunanza, apre la seduta.
Quindi espone che
lo stato attuale delle vie nel popolato lascerebbero molto a desiderare,
perché in, diversi tratti di esse, mancherebbe totalmente il selciato
permettendo così che nell’inverno esse diventino fangose per le acque
che vi si ristagnano e dove poi si trova il selciato, questo è costretto
irregolarmente per modo da impedimento di pubblico transito, per cui, nello
interesse della pulizia urbana e della pubblica igiene, come ancora della
comoda viabilità, sarebbe all’uopo provvedere al regolare selciamento
dell’abitato, invita quindi il Consiglio a discutere e deliberare di
riguardo.
I Consiglio, previa matura discussione, considerando che il selciamento dell’abitato
sarebbe opera da tempo reclamata, e la esecuzione di essa
sarebbe un mezzo per procurare lavoro alla classe operaria
e che le attuali condizioni finanziare del Comune non potendo
permettere di eseguire tale opera in una sola volta, occorrerebbe perciò
un periodo d’anni, cominciando dalle Vie principali e da quelle che
maggiormente ne presentano bisogno, di provvedersi a mezzo di apposito
fondo da stanziarsi annualmente sul bilancio a previsione del
1903. Che eseguendosi l’opera poco per volta, converrebbe eseguirla
in via economica a giornata, e fino a concorrenza della somma annualmente
all’oggetto stanziata in bilancio.
A voti unanimi delibera:
Di selciare le vie del popolato ed eseguire i
selciatori lavori poco per volta, in un periodo di anni a primeggiare
dall’anno 1903, da idonei selciatori da pagarsi a giornata, e far fronte
alla relativa opera mediante apposito fondo da stanziarsi annualmente in
bilancio nella cifra di £ 400.
E precedente lettura e conferma il presente verbale viene così
infrasottoscritto
Ara assessore Anziano, Pala Salvatore, Camboni, Pala Pietro, Stara
Antonio, Masia Giuseppe, Masia Giovanni Antonio,
Ziulu Meloni segretario.
Alla
discussione relativa alla deliberazione che segue erano presenti: il
Sindaco Camboni Costantino, i Consiglieri: Masia Giuseppe, Stare Antonio,
Mura Salvatore, Masia Giovanni Antonio, Ziulu Giuseppe Luigi, Ara
Salvatore, Chessa Costantino, Deriu Antonio, Marras Andrea, Pala Giovanni
e Sigurani Carlo. Erano assenti: Pala Pietro, Pala Salvatore e Putzulu
Antonio Andrea.
Deliberazione
n. 19 del 31 maggio 1903. Oggetto sospensione del selciamento
dell’abitato fino al livellamento e rettilineamento delle Vie.
Il Presidente in continuazione della seduta espone che la Giunta
Municipale mentre si poneva a dare operazione alla deliberazione del
Consiglio del 18 novembre 1902, vistata dal Sig. sotto Prefetto del
circondario il primo dicembre medesimo, riguardante il selciamento
progressivo dell’abitato in via economica, a principiare dal presente
anno e dalle Vie Principali: Via Vittorio Emanuele e Via Umberto I,
secondo quanto espresso in via consultiva dalla maggioranza del Consiglio,
in questa stessa sessione, ha dovuto rilevare che a causa di tollerate
occupazioni di suolo pubblico per riporre legna ed altro in adiacenza alle
abitazioni, che risalgono a tempo remoto, esisterebbero in dette vie, e
maggiormente ancora nelle altre vie secondarie, delle sporgenze di muri, che
oltre ad offendere l’estetica, impediscono pure il comodo transito dei
veicoli, per cui non potrebbe eseguirsi il regolare selciamento delle
stesse vie, senza prima eliminare tutti gli inconvenienti con livellamento
e rettilineamento delle medesime entro il limite consentito dallo stato
attuale delle cose; laonde sarebbe il caso di sospendere il selciamento,
fino a che sia provveduto al livellamento e rettilineamento delle vie. In
tanto è necessario sottoporre quindi la proposta alla discussione e
deliberazione del Consiglio.
Il Consiglio previa matura discussione, considerata che la operazione fatta
dalla Giunta Municipale si riconoscerebbe giusta e fondata, perché il
selciamento delle vie deve andare accompagnato dal loro livellamento e
rettilineamento, per poter fare il lavoro regolare e di utilità del
pubblico. Ritenuto che il rettilineamento delle vie di questo popolato
consisterebbe unicamente nel far rientrare di pochi decimetri alcuni
tratti di muro barbaro a cinta di piccoli cortili dinanzi alle abitazioni,
senza apportare grave danno alla proprietà,
per cui detta opera oltre ad essere di una spesa irrilevante, non
potrà quindi venire ostacolata dagli stessi proprietari, la maggior parte
dei quali, certi della grande utilità della medesima, sono anzi disposti
a cedere volontariamente e con rinunzia a indennità del loro tratto di
cortile da espropriarli.
A voti unanimi delibera:
1° sospendere l’opera di selciatura dell’abitato fino a che sia
compiuto il livellamento e rettilineamento delle vie a selciarsi entro il
limite consentito dalle attuali condizioni di esse
2° dare, come dà, incarico alla Giunta Municipale di fare eseguire da un abile
muratore una perizia dei tratti di cortile, di cui si riconosce dalla
stessa Giunta necessaria l’espropriazione, ed invita quindi i proprietari
dei medesimi a fare la loro dichiarazione di volontaria cessione con o
senza indennità.
3° Promuovere l’approvazione passata per causa di utilità pubblica, a
norma della relativa legge in vigore, qualora si verificasse che il rifiuto
dei proprietari alla volontaria cessione di tratti di cortile a
espropriarli per l’opera sopraindicata.
A questo punto il Presidente passa a illustrare un altro argomento
all'ordine del giorno.
pensate
che ormai non ci siano più problemi e si inizi finalmente a fare il
selciato?; la prossima volta racconterò come si sono sviluppate le cose
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