14/07/06  voglio raccontare come eravamo, ovvero scopriamo il nostro passato attraverso i documenti dell'epoca:

Selciamento del popolato 

 a cura di Diego Pittalis - PAGINE INDICI: RACCONTI  GENERALE 

Nell'ultimo periodo sono state dedicate molte pagine ai lavori che in questo periodo si stanno svolgendo ad Aidomaggiore. In particolare voglio riferirmi a quelle relative alla bitumatura delle strade del centro abitato dalle quali si rileva che i lavori sono stati completati nel giro di una quindicina di giorni tant'è che  Giovanni Battista Piras ha colto l'occasione per ricordare l'avvenimento con una sua poesia (clicca per visualizzare). Questo oggigiorno è normale in considerazione dei mezzi meccanici disponibili. Nel 1902, invece, le cose erano molto diverse. Ho visionato alcune deliberazioni in merito proprio al "selciamento del popolato" e di seguito ne trascrivo due riservandomi di ritornare prossimamente sull'argomento riportando le altre. Infatti questa storia è iniziata nel 1902 ed è andata avanti fino al 1911 e forse anche oltre. Le deliberazioni del Consiglio Comunale di Aidomaggiore sono le seguenti:
             
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Deliberazione del Consiglio Comunale di Aidomaggiore n. 38 in sessione ordinaria l’anno 1902  addì 18 del mese di novembre nel Comune di Aidomaggiore e nella solita sala delle adunanze. A seconda del rimando della seduta precedente, si è congregrati in seduta pubblica.
Il Consiglio di questo Comune sotto la presidenza dell’Assessore anziano sig. Ara Salvatore e con l’intervento dei signori Consiglieri Camboni Costantino, Pala Pietro, Putzulu Antonio Andrea, Pala Salvatore, Mura  Salvatore, Sigurani Carlo, Marras Andrea, Stara Antonio, Masia Giuseppe, Masia Giovanni Antonio, Ziulu Giuseppe Luigi e Pala Giovanni e con l’assistenza del Segretario Comunale sottoscritto, il Signor Presidente, essendo legale l’adunanza, apre la seduta.
Quindi espone che lo stato attuale delle vie nel popolato lascerebbero molto a desiderare, perché in, diversi tratti di esse, mancherebbe totalmente il selciato permettendo così che nell’inverno esse diventino fangose per le acque che vi si ristagnano e dove poi si trova il selciato, questo è costretto irregolarmente per modo da impedimento di pubblico transito, per cui, nello interesse della pulizia urbana e della pubblica igiene, come ancora della comoda viabilità, sarebbe all’uopo provvedere al regolare selciamento dell’abitato, invita quindi il Consiglio a discutere e deliberare di riguardo.
I Consiglio, previa matura discussione, considerando che il selciamento dell’abitato sarebbe opera da tempo reclamata, e la esecuzione di essa  sarebbe un mezzo per procurare lavoro alla classe operaria  e che le attuali condizioni finanziare del Comune non potendo permettere di eseguire tale opera in una sola volta, occorrerebbe perciò un periodo d’anni, cominciando dalle Vie principali e da quelle che maggiormente ne presentano bisogno, di provvedersi a mezzo di apposito fondo da stanziarsi annualmente sul bilancio a previsione del  1903. Che eseguendosi l’opera poco per volta, converrebbe eseguirla in via economica a giornata, e fino a concorrenza della somma annualmente all’oggetto stanziata in bilancio.

                                                      A voti unanimi delibera:

Di selciare le vie del popolato ed eseguire i selciatori lavori poco per volta, in un periodo di anni a primeggiare dall’anno 1903, da idonei selciatori da pagarsi a giornata, e far fronte alla relativa opera mediante apposito fondo da stanziarsi annualmente in bilancio nella cifra di £ 400.
E precedente lettura e conferma il presente verbale viene così infrasottoscritto
Ara assessore Anziano, Pala Salvatore, Camboni, Pala Pietro, Stara Antonio, Masia Giuseppe, Masia Giovanni Antonio,  Ziulu Meloni segretario.


Alla discussione relativa alla deliberazione che segue erano presenti: il Sindaco Camboni Costantino, i Consiglieri: Masia Giuseppe, Stare Antonio, Mura Salvatore, Masia Giovanni Antonio, Ziulu Giuseppe Luigi, Ara Salvatore, Chessa Costantino, Deriu Antonio, Marras Andrea, Pala Giovanni e Sigurani Carlo. Erano assenti: Pala Pietro, Pala Salvatore e Putzulu Antonio Andrea.
Deliberazione n. 19 del 31 maggio 1903. Oggetto sospensione del selciamento dell’abitato fino al livellamento e rettilineamento delle Vie.

Il Presidente in continuazione della seduta espone che la Giunta Municipale mentre si poneva a dare operazione alla deliberazione del Consiglio del 18 novembre 1902, vistata dal Sig. sotto Prefetto del circondario il primo dicembre medesimo, riguardante il selciamento progressivo dell’abitato in via economica, a principiare dal presente anno e dalle Vie Principali: Via Vittorio Emanuele e Via Umberto I, secondo quanto espresso in via consultiva dalla maggioranza del Consiglio, in questa stessa sessione, ha dovuto rilevare che a causa di tollerate occupazioni di suolo pubblico per riporre legna ed altro in adiacenza alle abitazioni, che risalgono a tempo remoto, esisterebbero in dette vie, e maggiormente ancora nelle altre vie secondarie, delle sporgenze di muri, che oltre ad offendere l’estetica, impediscono pure il comodo transito dei veicoli, per cui non potrebbe eseguirsi il regolare selciamento delle stesse vie, senza prima eliminare tutti gli inconvenienti con livellamento e rettilineamento delle medesime entro il limite consentito dallo stato attuale delle cose; laonde sarebbe il caso di sospendere il selciamento, fino a che sia provveduto al livellamento e rettilineamento delle vie. In tanto è necessario sottoporre quindi la proposta alla discussione e deliberazione del Consiglio.
Il Consiglio previa matura discussione, considerata che la operazione fatta dalla Giunta Municipale si riconoscerebbe giusta e fondata, perché il selciamento delle vie deve andare accompagnato dal loro livellamento e rettilineamento, per poter fare il lavoro regolare e di utilità del pubblico. Ritenuto che il rettilineamento delle vie di questo popolato consisterebbe unicamente nel far rientrare di pochi decimetri alcuni tratti di muro barbaro a cinta di piccoli cortili dinanzi alle abitazioni, senza apportare grave danno alla proprietà,  per cui detta opera oltre ad essere di una spesa irrilevante, non potrà quindi venire ostacolata dagli stessi proprietari, la maggior parte dei quali, certi della grande utilità della medesima, sono anzi disposti a cedere volontariamente e con rinunzia a indennità del loro tratto di cortile da espropriarli.

                                                    A voti unanimi delibera:

1° sospendere l’opera di selciatura dell’abitato fino a che sia compiuto il livellamento e rettilineamento delle vie a selciarsi entro il limite consentito dalle attuali condizioni di esse
2° dare, come dà, incarico alla Giunta Municipale di fare eseguire da un abile muratore una perizia dei tratti di cortile, di cui si riconosce dalla stessa Giunta necessaria l’espropriazione, ed invita quindi i proprietari dei medesimi a fare la loro dichiarazione di volontaria cessione con o senza indennità.
3° Promuovere l’approvazione passata per causa di utilità pubblica, a norma della relativa legge in vigore, qualora si verificasse che il rifiuto dei proprietari alla volontaria cessione di tratti di cortile a espropriarli per l’opera sopraindicata.
A questo punto il Presidente passa a illustrare un altro argomento all'ordine del giorno.


pensate che ormai non ci siano più problemi e si inizi finalmente a fare il selciato?; la prossima volta racconterò come si sono sviluppate le cose                                                                                INIZIO PAGINA