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CHIESA di SANTA MARIA DELLE GRAZIE

                                                                                                          
Novena e festa di Santa Maria delle Grazie  
le foto, che è possibile ingrandire, sono state fatte nel periodo 2 - 11 settembre 2005

Il novenario di Santa Maria si trova a circa 3 chilometri da Aidomaggiore. Il bivio a sinistra  sulla strada Provinciale che porta a Domusnovas Canales dista circa due chilometri e mezzo da Aidomaggiore.
Il venerdì successivo alla festa di Santa Barbara (ultima domenica di agosto) inizia la Novena di Santa Maria.
Nei giorni precedenti, il “Procuratore” (è la persona che si è offerta di aver cura della Chiesa, tenendola pulita, addobbando l’altare, procurando il suonatore dell’organetto per cantare “sa Laude” [l’inno delle lodi a Santa Maria delle Grazie], procurando e predisponendo giornalmente il vino per la messa e per offrirlo assieme ai dolci a tutti ecc.) ha preparato tutto in modo che la Novena si svolga nel migliore dei modi.
Il Procuratore alloggia con la famiglia nel “Muristene” attaccato alla Chiesa. Assieme a Lui ci sono “Sas Massajas” (si tratta di due donne che aiutano il Procuratore e la sua famiglia ad accudire a tutte le necessità).
I “Muristenes“, sono stanze che vengono abitate in occasione della  novena da alcune famiglie o gruppi di giovani per adempiere ad una promessa fatta a Santa Maria o semplicemente per partecipare ai divertimenti ed essere sempre presenti nel luogo dove si svolge la festa.
Sa Barraca” (il nome è quello dell'antica baracca, che si costruiva in occasione della Novena, per lo stesso uso) è un locale situato sotto il piazzale della Chiesa adibito a Bar dove è disponibile la birra fresca, bibite varie, buon vino e della buona vernaccia visto che in settembre incomincia a fare fresco (il novenario è esposto soprattutto al vento di maestrale che si fa sentire tutte le notti).
La Funzione religiosa inizia tutti i giorni alle 18,30 circa.  Si celebra la Santa Messa, subito dopo si recita la preghiera della Novena a Santa Maria e termina con il canto in sardo, accompagnato dal suono dell’organetto, ”de sa Laude”.
A tutti “Sas Massajas offrono dolci sardi mentre “Su Procuradore” o i suoi aiutanti offrono un buon bicchiere di vino.
Alle 23 circa c’è il canto del Rosario, anche questo rigorosamente in sardo seguito dal canto “de sa Laude”.
Successivamente il suonatore dell’organetto, nel piazzale antistante la Chiesa, inizia a suonare i balli sardi e così si va avanti fino a tarda notte o alle prime luci dell’alba quando c’è “bizadorzu” (veglia). La veglia si fa nei giorni di mercoledì e sabato.
La prima domenica della novena, preceduta dai giovani a cavallo, in processione, con partenza dalla Parrocchia alle ore 17, la statua raffigurante Maria Bambina viene portata a spalle dagli Obrieri o in macchina se c'è brutto tempo o se fra gli Obrieri non ci sono giovani. Alla processione partecipano anche i fucilieri che in segno di giubilo sparano a salve durante tutto il percorso. La processione fa due pause: una in Via Vittorio Emanuele all’altezza del numero 36,  e l’altra al Bivio della strada Provinciale con la strada Comunale per Santa Maria. Alla prima pausa la statua di Maria Bambina viene posata su un tavolo addobbato con fiori a cura degli eredi di Serafina Sai (era la proprietaria della casa davanti alla quale è stata sempre fatta questa pausa perché i confratelli lasciavano in essa le croci e gli stendardi per proseguire più agevolmente la processione fino al Novenario) e vengono recitate alcune preghiere. Nella seconda pausa la statua viene adagiata su una lastra di basalto che attualmente si trova al bivio ma che prima si trovava nella vecchia strada un po’ più indietro verso Aidomaggiore. Durante la processione oltre alle preghiere si canta la Laude accompagnata dal suono dell’organetto.
Il giorno 8 settembre ricorre la festa di Santa Maria delle Grazie. La Santa messa viene celebrata alle 11. Il parroco durante la celebrazione della Messa ringrazia il Procuratore e gli Obrieri  per il buon lavoro svolto per organizzare la festa e comunica il nome del Nuovo Procuratore oltre ai  nomi dei nuovi Obrieri  che dovranno organizzare la festa per l’anno successivo. La Messa solenne termina verso le 12 ed è seguita dal solito invito. E’ usanza che gli Obrieri dopo l’invito scelgano un posto in aperta campagna e si fermino per il pranzo. Nel primo pomeriggio, iniziano i balli in piazza che proseguono fino all’ora della novena per poi riprendere dopo il canto del Rosario delle ore 23.
Il sabato, ultimo giorno della novena, al Rosario cantato delle 23 segue la Processione con la statua piccola di Maria Bambina che viene portata in tutti i muristenes e a “Sa barracca” accompagnata dalla musica dell’organetto e dal canto “de sa Laude”. Tutte le persone baciano la statua. La persona che ha portato la statua in Processione né ha fatto richiesta al Procuratore perché doveva adempiere a promessa fatta a Santa Maria.
Una volta terminata la funzione religiosa c’è “Su Prozettu”, si tratta di una vendita all’asta di prodotti tipici locali, alcuni già cucinati, il cui ricavato viene impiegato per apportare migliorie alla Chiesa.
Dopo su “Prozettu” iniziano i balli e canti che dureranno fino alle prime luci dell’alba.

La domenica pomeriggio, a novena terminata, la statua di Maria Bambina viene riportata in processione nella Chiesa Parrocchiale. La processione si svolge con le stesse modalità e con le stesse pause di quella che ha portato la statua da Aidomaggiore a Santa Maria.
Le confraternite attendono la processione davanti alla casa degli Eredi Sai, dove ci sarà la sosta e il canto del "Salve Regina" (clicca per visualizare il video clip), per poi proseguire  fino alla Chiesa parrocchiale nel consueto itinerario delle processioni. Quì si svolge una breve cerimonia nel corso della quale il Parroco ringrazia nuovamente il Procuratore gli Obrieri e tutti quelli che hanno partecipato. E’ tradizione che il Parroco uscendo dalla Chiesa per recarsi nella casa parrocchiale, sia obbligato a passare nel percorso predisposto in mezzo a due ali di  fucilieri che sparano numerosi col
pi in segno di saluto e augurio.

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