Il
novenario di Santa Maria si trova a circa 3 chilometri da
Aidomaggiore. Il bivio a sinistra
sulla strada Provinciale che porta a Domusnovas
Canales dista circa due chilometri e mezzo da Aidomaggiore.
Il venerdì successivo alla festa di Santa Barbara (ultima
domenica di agosto) inizia la Novena di Santa Maria.
Nei giorni precedenti, il “Procuratore” (è la
persona che si è offerta di aver cura della Chiesa,
tenendola pulita, addobbando l’altare, procurando il
suonatore dell’organetto per cantare “sa Laude” [l’inno delle lodi a Santa Maria delle
Grazie], procurando
e predisponendo giornalmente il vino per la messa e per
offrirlo assieme ai dolci a tutti ecc.) ha preparato tutto
in modo che la Novena si svolga nel migliore dei modi.
Il Procuratore alloggia con la famiglia nel “Muristene”
attaccato alla Chiesa. Assieme a Lui ci sono “Sas
Massajas” (si tratta di due donne che aiutano il
Procuratore e la sua famiglia ad accudire a tutte le
necessità).
I “Muristenes“, sono stanze che vengono abitate in
occasione della novena
da alcune famiglie o gruppi di giovani per adempiere ad una
promessa fatta a Santa Maria o semplicemente per partecipare
ai divertimenti ed essere sempre presenti nel luogo dove si
svolge la festa.
“Sa Barraca” (il nome è quello dell'antica
baracca, che si costruiva in occasione della Novena, per lo stesso uso) è un locale situato sotto il
piazzale della Chiesa adibito a Bar dove è disponibile la
birra fresca, bibite varie, buon vino e della buona
vernaccia visto che in settembre incomincia a fare fresco
(il novenario è esposto soprattutto al vento di maestrale
che si fa sentire tutte le notti).
La Funzione religiosa inizia tutti i giorni alle 18,30
circa. Si
celebra la Santa Messa, subito dopo si recita la preghiera
della Novena a Santa Maria e termina con il canto in sardo,
accompagnato dal suono dell’organetto, ”de sa Laude”.
A tutti “Sas Massajas offrono dolci sardi mentre “Su
Procuradore” o i suoi aiutanti offrono un buon bicchiere
di vino.
Alle 23 circa c’è il canto del
Rosario, anche questo
rigorosamente in sardo seguito dal canto “de sa Laude”.
Successivamente il suonatore dell’organetto, nel piazzale
antistante la Chiesa, inizia a suonare i balli sardi e così
si va avanti fino a tarda notte o alle prime luci
dell’alba quando c’è “bizadorzu” (veglia).
La veglia si fa nei giorni di mercoledì e sabato.
La prima domenica della novena, preceduta dai giovani a
cavallo, in processione, con partenza dalla Parrocchia alle
ore 17, la statua raffigurante Maria Bambina viene portata a
spalle dagli Obrieri o in macchina se c'è brutto
tempo o se fra gli Obrieri non ci sono giovani. Alla
processione partecipano anche i fucilieri che in segno di
giubilo sparano a salve durante tutto il percorso. La
processione fa due pause: una in Via Vittorio Emanuele
all’altezza del numero 36, e l’altra al Bivio della
strada Provinciale con la strada Comunale per Santa Maria.
Alla prima pausa la statua di Maria Bambina viene posata su
un tavolo addobbato con fiori a cura degli eredi di Serafina Sai
(era la proprietaria della casa davanti alla quale è stata
sempre fatta questa pausa perché i confratelli lasciavano
in essa le croci e gli stendardi per proseguire più
agevolmente la processione fino al Novenario) e vengono recitate alcune
preghiere. Nella seconda pausa la statua viene adagiata su
una lastra di basalto che attualmente si trova al bivio ma
che prima si trovava nella vecchia strada un po’ più
indietro verso Aidomaggiore. Durante la processione oltre
alle preghiere si canta la Laude accompagnata dal suono
dell’organetto.
Il giorno 8 settembre ricorre la festa di Santa Maria delle
Grazie. La Santa messa viene celebrata alle 11. Il parroco
durante la celebrazione della Messa ringrazia il Procuratore
e gli Obrieri per
il buon lavoro svolto per organizzare la festa e comunica il
nome del Nuovo Procuratore oltre ai
nomi dei nuovi Obrieri
che dovranno organizzare la festa per l’anno
successivo. La Messa solenne termina verso le 12 ed è
seguita dal solito invito. E’ usanza che gli Obrieri dopo
l’invito scelgano un posto in aperta campagna e si fermino
per il pranzo. Nel primo pomeriggio, iniziano i balli in
piazza che proseguono fino all’ora della novena per poi
riprendere dopo il canto del Rosario delle ore 23.
Il sabato, ultimo giorno della novena, al Rosario cantato
delle 23 segue la Processione con la statua piccola di Maria
Bambina che viene portata in tutti i muristenes e a “Sa
barracca” accompagnata dalla musica dell’organetto e dal
canto “de sa Laude”. Tutte le persone baciano la statua.
La persona che ha portato la statua in Processione né ha
fatto richiesta al Procuratore perché doveva adempiere a
promessa fatta a Santa Maria.
Una volta terminata la funzione religiosa c’è “Su
Prozettu”, si tratta di una vendita all’asta di
prodotti tipici locali, alcuni già cucinati, il cui
ricavato viene impiegato per apportare migliorie alla
Chiesa.
Dopo su “Prozettu” iniziano i balli e canti che
dureranno fino alle prime luci dell’alba.
La domenica pomeriggio, a novena terminata, la statua di
Maria Bambina viene riportata in processione nella Chiesa
Parrocchiale. La processione si svolge con le stesse modalità
e con le stesse pause di quella che ha portato la statua da
Aidomaggiore a Santa Maria.
Le confraternite attendono la processione davanti alla casa
degli Eredi Sai, dove ci sarà la sosta e il canto del
"Salve Regina" (clicca
per visualizare il video clip), per poi proseguire fino alla Chiesa
parrocchiale nel consueto itinerario delle processioni. Quì si
svolge una breve cerimonia nel corso della quale il Parroco
ringrazia nuovamente il Procuratore gli Obrieri e tutti
quelli che hanno partecipato. E’ tradizione che il Parroco
uscendo dalla Chiesa per recarsi nella casa parrocchiale,
sia obbligato a passare nel percorso predisposto in mezzo a
due ali di fucilieri
che sparano numerosi colpi
in segno di saluto e augurio. |