LE
PRIME COSTRUZIONI DI AIDOMAGGIORE
Dopo l'ultima famosa
incursione araba nelle coste sarde ( 1015-16), che sollecitò
l'intervento delle repubbliche marinare di Pisa e Genova, venute
meno le misere costruzioni ed aumentate le esigenze della
comunità, si fa congettura che un primo gruppo di pastori,
appartenenti probabilmente agli anzidetti villaggi, diede inizio
alla costruzione delle prime casette di Aidomaggiore.
L'ideale posizione della
zona prescelta, meno esposta alle inclemenze del tempo perché
situata sotto le colline, fece sì che piano piano richiamasse
l'attenzione di altri gruppi di persone che in linea di massima
erano pastori o coltivavano la terra.
Le prime casette furono
minuscole costruzioni, i muri assai spessi e tutta la struttura
del tetto era costruita da robuste travi in legno, che spesso
venivano tagliate nella stessa area in cui si costruiva; la
porticina, anch'essa bassa e stretta, (nella parte superiore
aveva funzione anche da finestra) presentava, a poca distanza
dal suolo, un foro circolare che serviva per dare la possibilità
d'accesso al gatto di ciascuna famiglia.
Qualche esempio di
queste primitive costruzioni, che ancora oggi continuano a
sfidare le ingiurie del tempo, è presente in una estremità del
rione «Cortesusu», testimonianza di una rudimentale civiltà.
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